E' stagione di furtti di bosco, vedere spuntare con i loro colori sulle piante, fa subito venire voglia d'una gita in montagna. Per provare a raccogliere quelli che veramente sono di bosco e capire se selvatici sono più buoni, dobbiamo spostarci nei boschi dell'Altipiano di Pinè, la Valle dei Mocheni, e la Val di
Cembra. I mirtilli selvatici sono profumati e sono gli unici frutti di bosco venduti al chilo, per raccogliergli spesso ci si serve di piccoli rastrelli come quelli utilizzati per la raccolta delle olive, servono a collezionare in fretta grandi quantità senza perdere troppo tempo, ma pregiudicano l'integrità del prodotto, spesso infatti, si trovano in commercio si trovano in uno stato che si avvicina già molto alla poltiglia. Decisamente meglio andarli a cogliere da sè, con un pò di fatica ma anche di piacere: a ferragosto i nostri boschi ne sono pieni, può essere l'idea di una scampagnata per chi è rimasto in città. I migliori nascono tra i 1500 e i 2000 metri d'altitudine in zone di notti molto fresche. Un altitudine comune anche agli altri frutti di bosco come i lamponi da 700 metri in su ed è per questo le diverse aziende produttrici si trovano sull'arco alpino e anche sull'appennino. Tra gli altri frutti, meno comsumati abbiamo ribes, uva spina, more e le mitice grafoline. Queste ultime due sono più facili da raccogliere nei boschi, mentre il ribes è l'uva spina sono quasi introvabili e per questo in larga parte coltivati.
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