Il non ti scordar di me da aprile a luglio rallegra con le sue corolle azzurre quelle che i botanici definiscono "vegetazioni disturbate", ovvero i luoghi incolti, i margini delle strade di campagna, i campi e le aiuole. Comune in tutta Italia, dalla pianura ai 1400 di quota, il Myosotis arvensis, o non ti scordar di me cresce spesso in compagnia del Cerastium del Senecio e della Veronica. Grigiastra e vellutata per i peli che ricoprono fusti e foglie, questa erbacea annuale appartiene alla famiglia delle Boraginaceae, è alta da 10 a 30 cm. Mostra corolle di pochi millimetri di diametro, leggermente allargate a coppa, con centro giallo e petali blu chiaro, qualche volta bianchi. Simile, ma non uguale il Myosotis arvensis può essere confuso con il non ti scordar di me delle palludi, il cui nome botanico è Myosotis scorpioides, che preferisce però i prati leggermente umidi delle regioni settentrionali e si riconosce per le corolle appena un po più grandi, piatte anzichè concave, cosi come con il non ti scordar di me cangiante Myosotis discolor, i cui fiori, all'inizio color avorio o giallo tenue, diventano rosa chiaro, blu e violetto. Il Myosotis arvensis si propoga facilmente per autodisseminazione e quindi, se non viene racolto per farne romantici mazzolini, può creare in giardino una nuvola celeste di grande freschezza, che non costituira una macchia dall'eccessivo impatto visivo, visto che i suoi fiori sono poco più che coriandoli tra il verde, per avere grandi distese colorate occorre seminare ibridi coltivati con i fiori blu o rosa intenso. Altro gradevole modo per utilizzarlo e piccoli bordi misti, accostato a primule, Geranium, Minulus, a qualche Tradescantia o ancora in piccole strisce ai piedi di siepi di bosso, a creare giochi di altezze e chiaro scuri di grande effetto.
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