A sei giorni dall’apertura di Euroflora 2011 c'è gia la prima pianta superstar, si tratta della DIONEA MUSCIPULA una panta carnivora molto conosciuta. La dionea in questi giorni ha già infatti ricevuto numerose richieste da parte dei numerosi visitatori di Euroflora 2011. E' una piccola pianta proveninte dagli Stati Uniti, e piu' precisamente dalle zone umide e paludose della Carolina, dove vive in terreni acidi acquitrinosi ricchissimi d'acqua, spesso popolati da associazioni vegetali tipiche da torbiera o palude acida. In natura cresce in zone aperte, ed e' quindi esposta alla luce diretta del sole per tutte le ore del giorno. I dati climatici delle zone dove vive la dionea dipingono un'ambiente ad inverni piovosi e con temperature vicine a zero (ma non sottozero), e estati calde con piovosita' ancora piu' accentuata. Il suo ciclo stagionale in natura e' abbastanza semplice: in primavera la pianta si sveglia dal suo riposo invernale e inizia a formare foglie a trappola, le prime contorte e deformi e le successive via via piu' grandi e regolari. Subito dopo aver formato le prime foglie la pianta forma una infiorescenza alta anche una trentina di centimetri, con piccoli fiori bianchi tutti raggruppati all'apice dell'infiorescenza. I fiori sono delicati e poco vistosi. Se impollinati producono in alcune settimane dei semi neri e lucidissimi, lunghi 1-2 millimetri. La fioritura e fruttificazione traggono notevoli energie dalla pianta, motivo per il quale alcuni preferiscono recidere il fiore appena spunta. Al termine della fioritura, la pianta riprende la produzione di foglie a trappola, mentre le foglie piu' vecchie diventano nere e appassiscono, fino all'autunno quando con l'abbassarsi della temperatura la pianta produce trappole sempre piu' piccole e, con il freddo, si ferma e si chiude in riposo invernale per riprendere la crescita la primavera successiva. La Dionea e' una pianta facile ma molto particolare, il che significa che il metodo di coltivazione e' estremamente differente da quello delle altre piante, ma anche che una volta imparati i due-tre trucchetti di base, sara' tutto facile e allora si che potrete ambire ad avere enormi dionee come quella la' sopra Tenete presente che queste piante adorano la luce piena del sole per parecchie ore al giorno, quindi tenetele esposte a Sud. Non tenetele a Nord, o in ombra, o peggio ancora in casa! Tenetele al sole, sole pienissimo. Al limite, se proprio e' caldissimo, mettete un leggero ombreggiante tra fine giugno e fine agosto. D'inverno, durante il riposo, potete anche tenerle in una posizione diversa, meno illuminate. Per l'acqua, fate attenzione e usate acqua povera in sali disciolti, come per esempio l'acqua demineralizzata che si vende nei supermercati (per esempio per i ferri da stiro), o l'acqua da osmosi inversa che si vende nei negozi specializzati in acquari. Se proprio non riuscite a trovare altra acqua, potete ricorrere ad acqua minerale naturale (da tavola) di alta fonte. Controllate che la voce contenuto di sali disciolti oppure residuo fisso sia il piu' basso possibile, tipo 50-150 mg/l. Se state pensando all'acqua piovana... dipende da dove la prendete... quella raccolta in aperta campagna puo' andar bene, in citta' e' un rischio. Il terreno acido, invece, presenta alcune difficolta'. Per realizzarlo vi servira' solo torba acida di sfagno (a volte nota anche come torba bionda di sfagno). Gran parte dei terricci torbosi che si trovano in vendita nei garden center, normalmente, sono pero' terricci per piante acidofile che non vanno bene per la dionea. Questi terricci, infatti, sono talvolta addizionati con fertilizzanti. La dionea, sfortunatamente, non tollera assolutamente fertilizzanti, che sono per lei come veleno. Attenti quindi a comperare solo ed esclusivamente torba acida di sfagno, con pH basso, tra 3.5 e 4.5, e assolutamente priva di qualsiasi tipo di addizionante, fertilizzante o altro. Si trova spesso in vivai e in grandi garden-center, venduta in sacconi da 50 litri e oltre, del costo approssimativo di 5-10.000 lire per 50 litri. Un sentito ringraziamento a Bio Unipid Sezzarin.
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