SOTTO AL SOLE CON LE KALANCHOE



Volete sapere qualcosa di più sulle Kalanchoe, forse perché le userete per fare una sorpresa a qualcuno, o perché avete appena acquistato o ricevuto una Kalanchoe? Qualunque sia la ragione: noterete che queste monelle variopinte non a caso vengono chiamate il sole tra le piante in vaso. Hanno sempre un ottimo carattere perché sono facili e robuste. Al vivaio o dal fiorista forse avete già visto che sono disponibili in molti colori diversi, ma ci sono anche varietà verdi e persino varietà con fiori a forma di campana. Fioriscono tutte a lungo, con una fioritura particolarmente rigogliosa. L’unica cosa che richiedono di tanto in tanto è un po’ d’acqua e di concime. Ogni volta che le vedete nel vostro appartamento o in giardino o sul balcone, diventate voi stessi un po’ più allegri. Per sapere in che modo la Kalanchoe ravviva la vostra vita, scopritene di più leggendo il sito. Noterete che la Kalanchoe dà molto e chiede poco. E’ robusta e facile e si mostra molto contenta se vi prenderete cura di lei nel modo seguente:
  • Acqua: d’estate datele un goccino d’acqua ogni settimana, d’inverno un goccino ogni quattordici giorni. D’inverno dipende anche dal posto in cui la sistemate, se la Kalanchoe si trova sul termosifone allora ha bisogno di più acqua;
  • Concimanti: ogni 2-3 settimane aggiungete un goccino di concime all’acqua d’irrigazione;
  • Temperatura: la temperatura ambiente è ideale, ma la Kalanchoe sta benissimo anche a temperature comprese tra i 12° C e i 30°C;
  • Fiori sfioriti: per una lunga fioritura non rimuoveteli, anche onde evitare di danneggiare i bottoni fiorali;
  • Posizionamento: preferibilmente in un punto illuminato. La Kalanchoe resiste bene anche ai raggi solari diretti;
  • Consumo: la Kalanchoe è una pianta ornamentale e non è commestibile.
Consigli per la cura della Kalanchoe da cortile, non appena sono finite le gelate notturne, la Kalanchoe può essere sistemata fuori sul terrazzo, sul balcone o in giardino in un punto soleggiato. Per una lunga fioritura non rimuoveteli, anche onde evitare di danneggiare i bottoni fiorali. Ogni mese aggiungete un goccino di concime all’acqua d’irrigazione e mantenete il terriccio del vaso regolarmente umido.

La Kalanchoe ha una storia ricca. Appartiene alla famiglia delle Crassulaceae ed è originaria dell’Africa e dell’Asia. Nel 1927 fu portata a Parigi e scoperta dal commerciante tedesco di sementi Robert Blossfeld, che successivamente introdusse la Kalanchoe come pianta da appartamento: la Kalanchoe Blossfeldiana.

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Mariangela