Questa mattina e uscito su CASAeDESIGN.Repubblica.it l'articolo "Giardinaggio: doveri di stagione" l'intervista di FEDERICA SORDI fatta alla Fiorista Mariangela per conservare le piante durante i mesi invernali.
Le piante da balcone e da terrazzo, sono di solito abbastanza resistenti, ma spesso necessitano di attenzioni particolari e rimedi "di stagione". Gli esperti fioristi Mariangela Cerrato e Maurizio Vignola di Savona (corso Vittorio Veneto 124R) ci svelano qualche consiglio e ci spiegano cosa fare per salvaguardare le piante e farle arrivare sane e rigogliose alla primavera.
Innanzitutto quando bisogna ritirare le piante in casa?
«AL NORD: le piante vanno ritirate in casa già a fine settembre soprattuto quelle piante da clima tropicale,Tronchetto della felicità, Dieffenbachia Camilla, Calathea, Dracena, Kentia e così via. Per le piante mediterranee, piante di agrumi, gerani, boungaville, clivie, a novembre. Qualche volta invece, a seconda delle zone, anche più tardi come del resto è avvenuto neigli anni precedenti.
AL CENTRO: le piante tropicali possono essere ritirate nel mese di ottobre prestando la massima attenzione agli improvvisi abbassamenti termici nelle ore notturne, tra le piante "meno sensibili", il tronchetto Yucca è quello che meglio sopporta queste temperature. Per le piante mediterranee a differenza del nord possono essere lasciate al di fuori magari coprendole con un "tessuto non tessuto" nel caso la temperatura scenda troppo.
AL SUD: dove la temperatura rimane mite, le piante tropicali e meditteranee possono essere lasciate al di fuori sempre solo nel caso si preannuncino sbalzi termici è indispensabile ritirarle in casa».
Cosa fare per proteggerle e farle dopravvivere in questi mesi freddi?
«Per salvaguardare le piante dalle gelate e dai freddi autunnali e invernali si usano i fogli polietilenici, acquistabili in rotoli di altezza e soprattuto spessore variabile. Con questi fogli si avvolgono le piante rampicanti, quelle in contenitori sospesi, le e i tralicci. Se necessario possiamo anche usare della paglia e trucioli per proteggere le radici dal freddo».
Dove posizionare le piante in casa?
«Le piante vanno posizionate alla luce per garantirne la crescita. Dare ad una pianta la luce giusta vuol dire garantire una crescita rigogliosa e senza malattie, mentre se si priva una pianta della quantità di luce finirà con l'appassire. L'esposizione a sud è la migliore e permette alla pianta di prosperare liberamente, ideale nei mesi invernali».
Perché le piante soffrono vicino ai termosifoni?
«I termosifoni fanno male alle piante d'appartamento perché l'aria troppo secca uccide le piante. Per compensare la mancanza dell' umidità dell'aria, la pianta ricurva le foglie deformandosi e diventando marrone, i tessuti perdono più acqua di quanta ne assorbono le radici».
È giusto concimare in inverno?
«Non è giusto o sbagliato concimare le piante d'inverno perché entrano in un riposo vegetativo. È il caso di somministrare un concime liquido, solo nel caso si voglia "costringere" la pianta a lavorare. Si rende necessario solo quando abbiamo indebolito la pianta esponendola al freddo o in luoghi poco luminosi. Fanno eccezione le piante a fioritura stagionale come azalee, ciclamini, bulbi, dove si somministra un concime ricco di fosforo e potassio».
E se si vuole vedere qualche fiore?
«In inverno ci sono molte piante fiorite, a cominciare dai bulbi dell'Amarillo ai Ciclamini alla Skimmia Magic Marlot a foglia variegata color argento, unica. I fiori cambiano colore e quando si aprono emanano un delizioso profumo. Attualmente si sono numerose novità come il Lisianthus in vaso o l'Hypericum una pianta compatta di color verde disponibile in diversi colori. La pianta ha bisogno di poche cure basta annaffiarla e concimarla con regolarità».
É giusto potare d'inverno?
«Bisogna potare di solito nel tardo inverno o all'inzio della primavera: mai quando comincia un nuovo periodo vegetativo. L'inizio del periodo vegetativo è ideale per togliere le parti deboli che spuntano con la poca luce invernale. Non si potano le piante da fiore nel periodo che precede la fioritura. Il momento migliore coincide con l'appassimento dell'ultimo fiore».
E rinvasare?
«Le piante si rinvasano ogni due anni quando:
-le radici escono dai fori del vaso;
-la massa di radici spinge fuori la pianta al vaso;
-la crescita è lenta;
-la pianta è sbilanciata,
-perché troppo pesante in cima e tende a rovesciarsi;
- il terriccio della pianta si secca quattro o cinque giorno dopo;
-la pianta appare troppo grande rispetto al vaso che la contiene;
-la pianta mostra segni di marciume sulle foglie.
Il momento ideale per rinvasare comincia nel momento in cui inizia un nuovo ciclo di crescita, alla fine dell'inverno all'inizio della primavera».
Cosa fare per salvare l'albero di Natale e le Stelle natalizie?
«Per mantene a lungo la Stella di natale è importante metterla in un ambiente luminoso, dove le correnti d'aria e le temperature siamo ben distanti e non inferiori a 15°C. Annaffiatela poco e aspettate che il terriccio si asciughi prima di ri-bagnarla. Dopo che la pianta ha perso la sua ornamentalità, si raccorciano i rami e si lascia riposare, lasciandola praticamente asciutta, per un certo tempo, almeno fino all'inizio della primavera; dopodiché si rinvasa in un terriccio tendenzialmente acido e ben concimato, in un vaso poco più grande del precedente. La pianta, posta in ambiente caldo e luminoso, rivegeterà e si accrescerà, probabilmente anche troppo perchè tenderà a tornare l'arbusto che è in natura, tanto che generalmente le stelle di Natale vengono trattate normalmente con nanizzanti due o tre volte.
La conifera comune Picea Abiens è l'abete rosso che viene utilizzato come albero di Natale, presenta una chioma a forma conica verde scuro, aghi piccoli, corteccia scura e rugosa produce resina gradevolmente profumata. Prima di addobbare l'abete occorre dare modo all'albero di adattarsi al nuovo ambiente, quindi aspettate un giorno lasciandogli il tempo di stendere i rami. Non sopporta il caldo e quindi dovrà essere sistemato in un luogo luminoso e fresco lontanissimo dai termosifoni che lo disidratano e gli fanno perdere tutti gli aghi. Annaffiatelo regolarmente e lasciate una buona riserva d'acqua nel sottovaso.Terminato il periodo natalizio, la prima cosa da fare è portarlo il più velocemente possibile all'esterno rinvasandolo con terriccio universale. Se si ha la possibilità di metterlo in giardino, meglio aspettare la fine del gelo e ricordare che può raggiungere fino a 15 metri di altezza... quindi assicuratevi di avere abbastanza spazio per farlo crescere».
Cosa fare ora per godere di un rigoglioso balcone in primavera?
«Per godere di un rigoglioso balcone in primavera possiamo piantare i bulbi di crocus, tulipano e i narcisi e altri fiori a bulbi così come parecchi arbusti fioriti come la dicentra (Dicentra spectabilis) e le aquilegie (Aquilegia) e le piante perenni, come le primule e annuali come le viole del pensiero».
Trucchi, consigli e astuzie da suggerire ai lettori?
«In generale far crescere le piante è molto semplice, bastano 5 minuti alla settimana. Tenere in considerazione la qualità dell'aria, la temperatura e le condizioni di luce della casa sono la chiave di successo per coltivarle correttamente. Un altro aspetto da tenere molto in considerazione è l'acqua, che non deve essere mai somministrata fredda ma a temperatura ambiente possibilmente nella terra senza lasciare il ristagno, che può far asfissiare le radici con conseguente marciume a livello radicale. Inoltre, un corretto rinvaso fatto ogni due anni con la giusta terra a seconda della specie garantisce nuovo nutrimento e elementi rigenerativi indispensabili per tutte le nostre piante».
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