parassitarie, causate da squilibri nutrizionali:- clorosi ferrica: l’abbassamento delle temperature del terreno può interferire con l’assorbimento del ferro favorendola comparsa di caratteristici giallumi. Le specie più sensibili a questa malattia sono soprattutto rosa, papavero,
margherita, mimosa, … In questi casi si consiglia di somministrare chelati di ferro mediante irrorazioni fogliari o trattamenti al terreno. Il fenomeno generalmente è transitorio.
- carenza di calcio, in particolare su anemone e ranuncolo: in questo momento in cui le piante sono in fase di rapido accrescimento, basse temperature notturne associate a giornate poco luminose, in particolare negli impianti meno esposti e ventilati o caratterizzati da terreni asfittici, possono influire negativamente sull’assorbimento del calcio. Di conseguenza le piante possono manifestare riduzione/arresto dello sviluppo, indebolimento dei tessuti, in particolare degli steli fiorali, ed ingiallimenti fogliari a partire dai margini.
- Anemone - Botrite - Giallumi non parassitari- Botrite.
- Calendula - Botrite e alternariosi - Alternaria: alla comparsa delle prime macchie fogliari intervenire confungicidi adatti.
- Limonium - Botrite - Soprattutto in serra.
- Margherita - Giallumi non parassitari - Da clorosi ferrica o da condizioni colturali avverse. Il fenomeno è per lo più transitorio.
- Papavero - Botrite- Giallumi non parassitari - Clorosi ferrica: in questi casi apportare chelati di ferro.
- Ranuncolo - Malattie fungine: botrite,gamba nera da Fusariumtabacinum, marciumibasali da Pythium sp.- Danni da squilibritermici e idrici- Malattie fungine: sono favorite da elevata umidità relativa e ristagni idrici; in caso d’infezione verificarne la causa per intervenire in modomirato. Non eccedere con le concimazioni azotate.- Improvvisi sbalzi termici/luminosi potrebbero causare il ripiegamento degli steli fiorali.
- Ginestra - Giallumi non parassitari- Botrite- Giallumi: presenti in modo diffuso su tutte le varietà. Qualorapersistessero effettuare analisi del terreno per correggere eventuali squilibri nutrizionali.
- Palme: Macchie fogliari di origine fungina-Giallumi non parassitari Macchie fogliari, soprattutto Chamaerops spp.: eliminare le foglie colpite e ove necessario trattare con rameici.
- Pittosporo variegato- Arrossamenti e alterazioni fogliari - Fenomeno legato a condizioni ambientali avverse.
- Ruscus- Macchie fogliari daPhyllosticta sp.- Fusariosi- Macchie fogliari: possibile la comparsa soprattutto nelle vallate o nellezone particolarmente umide.- Fusariosi: eliminare prontamente le piante infette.
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