- Il luogo deve essere asciutto
- Non deve ricevere la luce diretta del sole, se la riceve deve essere avvolto nel celophan non trasparente
- La pioggia non deve caderci sopra
- Deve essere ben coperto e sigillato dal celophan perché anche un minimo buco deteriora la terra
Posta questa premessa indispensabile, vediamo come si fanno praticamente la svasatura e la rinvasatura. Per togliere una pianta dal vecchio vaso, si prende il vaso e tenendolo per il fondo con una mano lo si rovescia sull'altra mano aperta, in modo che la pianta si trovi fra il dito medio e l'anulare ed il palmo della mano impedisca la caduta della terra. Si batte poi leggermente il bordo del vaso sopra l'orlo di un tavolo; il pane di terra si stacca dal vecchio vaso e rimane sulla mano. Si tolgono i cocci del fondo, le radici morte o marcite, si toglie anche parte della terra, si rimettono i cocci e si riempe col nuovo terriccio. II nuovo vaso è di, solito un po' più grande del vecchio - un dito tutto attorno - in modo da dare alla pianta altro spazio per le sue radici. Non è bene tuttavia esagerare, perché le piante in vasi troppo grandi sviluppano più lentamente; è preferibile piuttosto effettuare un secondo rinvaso se, dopo il primo, la pianta avrà mostrato uno sviluppo molto rigoglioso.
Posata la pianta col suo pane di terra sopra il terriccio del fondo del nuovo vaso, si distribuisce tutto attorno il terriccio fresco, comprimendo man mano con le dita o con un bastoncello. È necessario che non restino vuoti, sia perché l'acqua delle annaffiature sfuggirebbe, sia perché ciò danneggerebbe lo sviluppo delle radici. Il terriccio deve restare un dito sotto l'orlo del vaso, per permettere l'annaffiatura. Si annaffia quindi bene a fondo, per ottenere una perfetta aderenza del pane di terra con nuovo terriccio, e si ripete semmai l'operazione una seconda volta per essere sicuri che tutta la terra sia stata impregnata d'acqua.
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