Tutte le leggende delle decorazioni natalizie: agrifoglio, vischio, stella, ghirlande e palline colorate

La Stella di Natale
La Stella che da secoli è una tipica pianta ornamentale, sarebbe nata dal regalo ad un bimbo. Narra la leggenda, che il giorno di Natale, un bimbo povero entrò in una chiesa per offrire un dono a Gesù. Triste e vergognoso per il suo misero mazzo di frasche, il bambino perse una lacrima fra quei ramoscelli che un miracolo trasformarono nel fiore più rosso e bello che i suoi occhi avessero mai visto.

L'agrifoglio
Si racconta che a un piccolo orfanello apparvero gli angeli araldi, annunciando la lieta novella della nascita di Cristo. Sulla via di Betlemme, il bimbo intrecciò una corona di rami d'alloro per il neonato re. Ma quando la pose davanti a Gesù, la corona gli sembrò così indegna che il pastorello si vergognò del suo dono e cominciò a piangere. Allora Gesù Bambino toccò la corona, fece in modo che le sue foglie brillassero di un verde intenso e cambiò le lacrime dell'orfanello in bacche rosse.

Le palline di Natale
Secondo la leggenda un artista di strada molto povero (che non aveva nemmeno un dono per il Bambino Gesù) lo allietò facendo il giocoliere con alcune palline colorate, e lo fece ridere. Questo è il perché ogni anno sull'albero di Natale appendiamo le Palle colorate - per ricordarci delle risate di Gesù Bambino.

Il vischio
C'era una volta un vecchio mercante. L'uomo viveva solo e non aveva più nessun amico. Una notte il vecchio mercante non riusciva a prendere sonno. Uscì di casa e vide tanta gente tutta diretta verso lo stesso luogo. Ma dove andavano? Si mosse un po' curioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Quante volte li aveva ingannati? Piangeva miseria per vender più caro. E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare. Eppure tutti gli camminavano a fianco ed era arrivato, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme. Ora lì vedeva entrare e nessuno era a mani vuote, anche i poveri avevano qualcosa. E lui non aveva niente, lui che era ricco. Arrivò alla grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri. "Signore", - esclamò " ho trattato male i miei fratelli. Perdonami". E cominciò a piangere. Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò. Alla prima luce dell'alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline. Era nato il vischio.

Le ghirlande
In Germania, un deliziosa leggenda racconta che tanto tempo fa, la vigilia di Natale una madre di famiglia era tutta indaffarata a pulire la sua casa. I ragni che si trovavano nella casa si rifugiarono in soffitta. Quando la casa fu pulita i ragni uscirono della soffitta e con prudenza scesero la scale, per vedere cosa era successo. Che meraviglia! Che bell' albero di Natale! Per i ragni era una cosa nuova e nella loro felicità cominciarono a salire e scendere, senza accorgersi che avevano ricoperto l'albero di mille file grigi e polverosi. Quando Babbo Natale scese dal camino con i sue regali vide l'albero tutto ricoperto di ragni e di fili. Pensò alla signora che aveva preparato l'albero e pulito la casa per il Natale. Magicamente Babbo Natale trasformò i fili tesi dai ragni in fili d'oro e d'argento, l'albero era di nuovo scintillante e più bello di prima. Ecco perché decoriamo i nostri alberi di Natale con le ghirlande.

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vischio

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Mariangela