PIANTE GRASSE E IL LORO MONDO SPINOSO

Il mondo delle piante grasse comprende un numero vastissimo di specie (circa diecimila) diviso in due grandi gruppi : cactus e succulente. Le caratteristiche principali di queste piante sono quelle di avere una riserva di acqua nel fusto, nelle foglie e nella radice (caudex), di aver trasformato le foglie in spine e di aver sviluppato una serie di meccanismi biologici per affrontare le più svariate condizioni climatiche nei loro luoghi di origine. Queste caratteristiche hanno modellato le piante nelle più diverse "sculture", tanto da diventare anche oggetti da collezionismo.
Allo stato naturale possiamo trovare i cactus e le succulente nei cinque continenti, dove le condizioni climatiche hanno favorito l'insediamento delle diverse Famiglie.
Le Mesembriantemacee, le Euphorbiacee, le Liliacee e le Crassulacee sono ospiti naturali dell'Africa come le Agavacee e le Cactacee lo sono delle Americhe. Per introdurvi in questo "Mondo Spinoso", vorremmo illustrarvi alcune caratteristiche e curiosità che vi faranno apprezzare maggiormente la coltivazione delle vostre piante. In alcune regioni le popolazioni indigene utilizzano i cactus non solo come fonte alimentare, ma anche come fibre tessili e soprattutto come medicinali. Le Agavi, presenza rilevante della nostra Riviera Ligure, nel loro luogo di origine sono utilizzate in campo tessile, per realizzare tappeti, corde e tela da sacchi e in campo alimentare per produrre la famosa Tequila. La polpa delle pale (foglie) dei Fichi d'India (Opuntie) viene utilizza come ingrediente per gustose insalate, e il frutto per la preparazione di marmellate, gelatine e dolci. Le Aloe, conosciute già nell'antico Egitto per le loro proprietà terapeutiche, sono ancora oggi utilizzate per lenire varie irritazioni della pelle, per depurare l'organismo e recentemente per preparare prodotti cosmetici e farmaceutici.

Esposizione

Tutte le piante grasse amano la luce, date loro il massimo di luminosità avendo cura che i cactus siano ombreggiati nelle ore pi calde (es. un balcone esposto a sud-est o in un giardino sotto un albero), mentre le succulente prediligono il pieno sole che dona loro un aspetto pi compatto e colori pi intensi e vivaci. Durante l'inverno occorre ripararle dal freddo, ricordandosi che le piante sono a riposo, e non vanno quindi poste vicino a fonti di calore, ma piuttosto in un luogo fresco e asciutto purché illuminato (es. vano scala o davanzale). In queste condizioni le piante, ben ambientate, possono resistere anche a leggere gelate, anzi molte si prepareranno per un'intensa fioritura primaverile.

Irrigazione e Concimazione

In primavera (fine Marzo), dopo il riposo invernale, cominciamo a bagnare le piante.
Bisogna considerare che i cactus non sono capaci di sfruttare piccole quantità di acqua quindi dovremo bagnare di rado, ma in maniera abbondante (il terreno deve essere completamente bagnato ma con un buon drenaggio per evitare gli eccessi di acqua stagnante). E' buona norma attendere che il terreno sia completamente asciutto prima di bagnare nuovamente, infatti questa alternanza di acqua e asciutto, naturale e gradita alle piante che cresceranno regolarmente evitando i marciumi radicali. E' consigliato alternare le bagnature con acqua a lievi concimazioni liquide (2-3 vol,te durante la bella stagione), evitando di eccedere nella concentrazione perché le piante grasse non sopportano gli eccessi di salinità dato che provengono da terreni generalmente poveri di elementi nutritivi.

Pratiche Colturali

Durante la bella stagione si possono effettuare alcune pratiche colturali come il cambio del terriccio e/o dei vasi e il controllo dell'apparato radicale.
Se una pianta pi grande del vaso si può intervenire nella sostituzione di questo. E' buona regola non aumentare di molto la dimensione del contenitore onde evitare un accrescimento elevato dell'apparato radicale a scapito della parte aerea, in questa occasione potremmo sostituire parte o anche tutto il terriccio a seconda dello stato di salute delle radici.
Se l'apparato radicale si presenta bianco e ramificato sufficiente aggiungere la terra, nel caso in cui invece le radici si presentino di colore bruno rossastro, fragili o con la presenza di piccoli batuffoli biancastri (cocciniglia), si consiglia di sostituire tutto il terriccio e di potare le radici a pochi millimetri dal colletto, lasciando asciugare per qualche giorno le piante e rinvasandole quindi in un substrato nuovo.

Malattie Fungine e Parassiti

Le piante grasse vengono attaccate sia da parassiti animali sia da parassiti fungini. Questi ultimi possono colpire le radici, il colletto della pianta, i fiori e le foglie.
I più dannosi sono sicuramente quelli che, penetrando all'interno della pianta dalle radici, dai colletti e dai calici fiorati, creano marciumi quasi sempre irreversibili del fusto e delle radici (Phytophthora, Rhizoctonia e Fusarium).
Non bisogna comunque sottovalutare anche quelli che colpiscono le foglie e/o i fusti con macchie tonde nere (Alternaria e Cladosporium). Queste possono provocare la caduta delle foglie (Pachypodium) o danneggiare in modo grave i fusti (Staphelie, Euphorbie, ecc.).
I principali parassiti animali sono: cocciniglia, afidi e ragno rosso.
La prima, sicuramente la più dannosa e difficile da debellare, non attacca infatti solo la parte aerea, riconoscibile dalla presenza sugli apici delle cactacee o negli internodi delle succulente di piccoli insetti bianchi ricoperti da batuffoli cotonosi, ma soprattutto si insinua nelle radici risultando visibile solo nel momento in cui la piante viene svasata.
Aree scolorite o rugginose sulle foglie e sui fusti possono indicare la presenza di altri parassiti quali afidi e ragno rosso i quali succhiano la linfa provocando un lieve deperimento della pianta.

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Mariangela