Fra le diverse specie di fiori riportate alla luce allo sciogliersi della neve, il Galanthus ed il Leucojum si dimostrano certo molto impazienti e frettolose nel ciclo vegetativo, come noterete dalla foto. Dopo poche settimane di manifesta attività vitale passano infatti rapidamente dal precocissimo risveglio invernale ad un altrettanto precoce nuovo sonno, necessario del resto a preservarli dalle calure estive. Il Galanthus o fiore di latte o ancora bucaneve comincia a spuntare proprio in questo periodo ed è quasi d'obbligo confonderlo con il Leucojum detto anche campanellino molto simili tranne per i petali (i tre esterni del Galanthus sono più lunghi).
Fra le diverse specie di fiori riportate alla luce allo sciogliersi della neve, il Galanthus ed il Leucojum si dimostrano certo molto impazienti e frettolose nel ciclo vegetativo, come noterete dalla foto. Dopo poche settimane di manifesta attività vitale passano infatti rapidamente dal precocissimo risveglio invernale ad un altrettanto precoce nuovo sonno, necessario del resto a preservarli dalle calure estive. Il Galanthus o fiore di latte o ancora bucaneve comincia a spuntare proprio in questo periodo ed è quasi d'obbligo confonderlo con il Leucojum detto anche campanellino molto simili tranne per i petali (i tre esterni del Galanthus sono più lunghi).
L'edera può essere invadente ed arrampicarsi da per tutto anche la dove non vorremo vederla. Molti animali trovano tra le loro foglie un rifugio, specialmente d’inverno per proteggersi dal freddo, altri nel periodo riproduttivo vi costruiscono il nido. Alcuni insetti come l’ape, nel mese di settembre succhiano il nettare dei fiori facendo dell’ottimo miele, molto ricco di sali minerali e ferro. Le bacche dell’edera diventano poi, in inverno, cibo per molti uccelli stanziali quali
colombacci, merli ecc, e per quelli di passo, quali viscarde tordi ecc. Ma l'edera è anche una pianta a forte azione depuratrice dell'aria, adatta per molte applicazioni. Innanzitutto è facile da curare e non richiede molte attenzioni, è adatta da appendere, è un rampicante, ed è facile da potare nella forma desiderata. In commercio esistono piante compatte o con rami lunghi e pieni, in modo che possa essere sistemata per qualsiasi ambiente interno ed esterno. Ogni varietà ha le sue proprietà esclusive, quali colore e forma delle foglie.
E' in autunno che si cominciano a piantare i bulbi dei gigli, ma se non ci avete ancora pensato, sappiate che è un lavoro possibile anche in questo mese. Anzi, distribuendo nel tempo la lo loro messa a dimora, otterrete fioriture continue. Se i bulbi si fossero raggrinziti durante il periodo di conservazione, prima di metterli nella terra (ricordatevi a una profondità uguale alla loro altezza) vanno tenuti in torba umida fin quando non hanno ripreso il tipico turgore. Può anche darsi che bastino pochi giorni, ma può succedere che ci vogliano anche un paio di settimane, è meglio quindi non perderli d'occhio. I gigli, anche se in seguito si intende piantarli in giardino, vanno sistemati in vaso. Si scelgono contenitori di 15-20 cm di diametro e, in ognuno, si pianta un bulbo . Sul fondo del contenitore è necessario uno strato di argilla espanda, poi si aggiunge il terriccio misto a torba. I vasi vanno tenuti in ambiente riparato e al buio lontano dal caldo, il terriccio deve restare costantamente umido ma non bagnato. Quando incominciano a spuntare i germogli, dopo circa un mese e mezzo (ma dipende secondo l'ambiente), si portando i vasi in piena luce, facendoli fiorire dove meglio gradirete.