1) QUANTE SPECIE DI PLUMBAGO ESISTONO?
Le specie appartenenti al genere PLumbago sono una decina
2) QUALI LE ESIGENZE DI PLUMBAGO?
Cresce bene in pieno sole,in mezz'ombra, a patto che si tratti di "un'ombra luminosa",tollera il caldo e l'aridità, ma non sopporta il gelo, nei giorni più freddi conviene comunque proteggere almeno le radici con paglia, torba o un telo di tessuto-non tessuto. In ogni caso è in grado di sopportare anche qualche gelata tardiva o improvvisa (purché non eccessivamente prolungata): la parte aerea morirà, e andrà tempestivamente eliminata, ma la primavera successiva rispunteranno nuovi rami e nuove foglie.
3) COSA FARE DOPO L'ACQUISTO?
Se la si vuole coltivare in vaso, nella primavera successiva all'acquisto andrà travasata in un contenitore più grande
4) COME DEVE ESSERE IL TERRENO?
Cresce bene in qualsiasi tipo di terreno, a patto che sia ben drenato.
Tutti gli anni, durante la fioritura, è necessario utilizzare un concime liquido da aggiungere all'acqua di innaffiatura.
5) È NECESSARIO POTARE PERIODICAMENTE LA PIANTA?
Per evitare inutili stress alla pianta, dovuti a eventuali gelate e forti venti, in autunno è perciò consigliabile potare vigorosamente, tagliando appena sopra le prime ramificazioni. La fioritura, avviene sui rami dell'anno. In primavera si regolerà il taglio, cercando di dare alla pianta una forma armoniosa, mentre in estate si elimineranno i fiori appassiti, tagliando l'intera infiorescenza.
Se avete la possibilità di riparare la vostra Plumbago in una serra calda durante i mesi invernali, avrete la fortuna di vederla sempre fiorita: grazie alle temperature favorevoli, infatti, non entrerà in riposo vegetativo.
6) QUANTO BISOGNA BAGNARE?
La specie non necessita di moltissima acqua: si bagna al mattino o alla sera tardi, solo se tastando il terreno risulterà quasi asciutto (il che vuoi dire che, infilato un dito nella terra, ne uscirà pressoché pulito). Dopo aver bagnato è importante eliminare sempre dal sottovaso l'acqua in eccesso.
Dopo la potatura autunnale e fino alla primavera seguente, diminuire la frequenza delle innaffiature, in modo da favorire il riposo vegetativo della pianta.
7) COME SI PROPAGA?
La si moltiplica per talea semilegnosa: da giugno a fine settembre si prelevano talee lunghe 6-8 centimetri, provviste di due foglie, e le si pianta in torba umida Queste ultime vanno lasciate all'ombra e innaffiate spesso. Dopo un mese circa avranno radicato: solo allora le si metterà in vasetti riempiti con l'apposito terriccio e si darà inizio a una concimazione graduale. Dopo circa 20 giorni le si potrà spostare al sole.
8) È NECESSARIO FORNIRLE SOSTEGNI?
Se si vogliono far risalire lungo un muro bisogna fornire loro dei sostegni, come per esempio graticci di legno o plastica, oppure semplici fili fissati alla parete per mezzo di chiodi. I sarmenti dovranno essere legati con rafia ai sostegni, poiché privi di viticci o ventose. Se invece si lasciano crescere liberamente, tenderanno a ricadere.
9) QUALI SONO I SUOI PREGI E QUALI I PUNTI DEBOLI?
Basta proteggerla dal freddo intenso per ottenere fioriture copiose, durature e vistose. Inoltre si presta a essere coltivata sia in giardino sia sul terrazzo o sul balcone.
Ha anche qualche difetto: basta infatti un acquazzone a far sì che le delicate infiorescenze diventino tanti straccetti informi...
10) SI AMMALA FACILMENTE?
In generale se si lascia ristagnare a lungo l'acqua nel sottovaso o la si bagna troppo può ammalarsi di oidio. Foglie, calici e gemme si ricoprono allora di una muffa biancastra. In presenza, invece, di temperature elevate e umidità ridotta diventerà facile preda del ragnetto rosso, acaro che punge le foglie e succhia la linfa, riconoscibile per le sottili ragnatele che tesse attorno alle parti colpite.
2 commenti:
Sto organizzando una festa in un giardino a inizio luglio.
Come pianta decorativa per il parco avrei pensato a dei vasi di plumbago.
Come abbinamento andrebbero bene delle ortensie bianche? O è meglio lasciare i plumbago da soli?
Sui tavoli meglio margherite o calle?
Grazie per l'aiuto!
Per una feste dolcemente campestre il mio ocnsiglio è di utilizzare le ortensie bianche alternandole ai plumgabo. Per i tavoli invece verbene e hibiscus bianchi.
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