Ecco finalmente arrivato il momento più atteso l'estate, tempo di matrimoni e di stile. Sembra facile, ma a volte la scelta del bouquet da sposa è cosi vasta che si possono confondere le idee. Occorre quindi essere razionali e procedere a tappe. Inanzitutto scegliere la forma e il colore adatto al vestito, segno di stile e di personalità, fino ai piccoli dettagli come l'organza del tessuto che avvolgerà il manico del gambo. Quindi non solo un dettaglio ma il filo di continuità e di sentimento che lega i fiori alla sposa. Le regole del bon ton e la professionalità del fiorista vengono in aiuto (per fortuna!) per dissolvere e far luce sulle indecisioni. Ecco allora alcuni punti fermi: il bouquet cadente va bene ben una sposa alta e per un vestito morbido cadente e lineare, il bouquet rotondo segue la figura del corpo è romantico è adatto per ogni sposa per ogni vestito anche moderno, il bouquet a borsetta è l'ideale per un abito a strascico molto lineare e infine il bouquet a fascio per un vestito vaporoso e classico.
Appena fuori dal centro di Celle Ligure sorge una tra le più belle location della riviera ligure Villa Lagorio storica dimora edificata all'inizio del secolo in stile Liberty. Le sue sale affrescate si affacciano sul piazzale circostante dalla favolosa vista sul mare sono a disposizione per l'organizzazione di ricevimenti e matrimoni sontuosamente ambientati con un tocco di magia. Opportunamente attrezzato con tensostrutture anche il Parco della Villa l'Orangerie. Per gli sposi alla ricerca della location giusta Villa Lagorio, offre anche un servizio completo di wedding planning che sapranno consiglarti nella scelta della formula più giusta per il ricevimento di nozze, dal catering al decoro floreale della location e della celebrazione col nostro servizio fino alla scelta delle musiche per la cerimonia.
Come ogni primavera, la natura ci riserva il meglio di sè, portando alla fioritura numerose piante ornamentali, in grado di addobbare e colorare i giardini, i terrazzi, i balconi o semplicemente i davanzali delle nostre finestre. Protagonisti indiscussi per la fioritura prolungata sono i gerani, dai più classici con crescita eretta e fiore a palla ricadenti, o parigini, dai molteplici fiori piccoli. Spettacolari nella loro fioritura dai colori sgargianti sono i gerani imperiali o macranta, molto resistenti, vigorosi e incantevoli con le loro grandi infioriscenze, dal bianco puro al bordeaux, quasi nero. Una novità interessante, premiata ad euroflora 2011, sono i gerani imperiali a fiore piccolo, detti Angeleyes o Graziosa, piante vigorose in grado di produrre centinaia di piccoli fiori, fino a sembrare nuvole fiorite, con colori sfumati dal rosa antico, magenta, fino ai bicolori molto suggestivi. Il geranio che vive bene a pieno sole o a mezz'ombra non va irrigato eccessivamente, il terriccio deve essere ben asciutto prima di innaffiare. Buona norma è concimare ogni 10-15 giorni, magari con concime specifico diluito con acqua. Se il balcone o il giardino per la maggior parte del giorno rimangono all'ombra, non possono mancare le Ortensie, piante generose in grado di fare moltissimi fiori sferici anche di grandi dimensioni, richiedono un'abbondante irrigazione ed una concimazione specifica, ed ogni anno saranno sempre più rigogliose. Tra le ricadenti adatte alla mezz'ombra, o a zone assolate, ma non per tutta la giornata, sono da tenere presenti le splendide lobelie ricadenti, che a differenza della lobelia classica hanno un' ampia gamma di colori: bianco, celeste, porpora, bianco e blu, azzurro intenso. Grande fioritura fino a ottobre con centinaia di piccoli fiori, fino ad ottenere un effetto nuvola.
Dal Sud est del continente Australiano e parte dalla Tasmania arriva il Callistemon. Questa pianta rifiorente sempreverde produce delle specie di piume rosse lunghe fino a dieci centimetri con foglie verdi che sembrano cuoio.
Il callistemo da il meglio di se, se trattato come una pianta da orangerie. Può essere piantata direttamente nel terreno, ma in questo caso, durante l’inverno, deve essere riparata dal gelo coprendolo con il tessuto geotessile e praticando una forte pacciamatura. Le piante da orangerie devono essere messe al riparo dal gelo in modo da poter andare a riposo durante l’inverno.Il nome Callistemon deriva dal vocabolo Greco kallos (bellezza) e stemon (stelo), non ama terreni particolarmente ricchi di calcio, quindi quando cambierete il vaso o la terra, abbiate la cortezza di aggiungere un po’ di argilla.
Terminato il periodo di fioritura il Callistemon può essere potato di più di un terzo della sua altezza, evitando di tagliare le parti legnose. Tutte le varietà di Callistemon fioriscono da aprile fino a settembre. A questa pianta dalle origini esotiche piace molto la luce diretta del sole, è’ sconsigliato usare un terriccio ricco di calcio perché blocca la crescita della pianta. Il Callistemon preferisce un terriccio di tipo misto, ideale quello generico da giardino, una semplice soluzione è aggiungere dei grani di argilla nel letto delle radici. E’ sempre consigliato usare acqua poco calcarea, l’ideale per il Callistemon è l’acqua piovana. Durante il periodo di fioritura potete aiutare la crescita della pianta dandole un po’ di nutrimento extra (Cornnghia o Nitrofosca).
Il Callistemon nasce nei climi temperati e caldi, e quindi preferisce temperature tra i diciotto ed i trenta gradi.
Perenne alta quanta basta 30-45 cm e poco più ampia, assai piu compatta dalle altre varietà la Centauria ha foglie filiformi, fiori di uno splendido azzurro brillante, più scuro al centro. Vuole un suolo poco umido e ben drenato, con esposizione in pieno sole. La sua fioritura ha inzio a giugno ma si prolunga fino ad agosto, questa varietà è stata proposta alla mostra autunnale di Courson (Francia). Dopo anni di abbinamenti creativi e a volte spericolati, quest'anno la moda nell'arte del giardino impone il monocolore: delicato o appariscente non importa, purchè in tinta unita al massimo sono concesse sfumature tono su tono. Il re delle fioriere 2011 il fiore spontaneo, tornado di gran moda con il suo aspetto semplice e puro vagamente retro. Ecco allora, per un giardino di casa, ravvivato dal blu intenso e brillante delle Cantaurie senza però rinunciare alle eleganti fioriure delle crocosmie delle dalie e delle altre erbacee perenni.
Bellissimi i papaveri di campo, ma anche molto effimeri, impossibile coglierne un mazzo, basta infatti pochi minuti per vederli appassire. Sono 70 le specie del genere papavero e alcune di esse trovano largo impiego in composizioni decorative, hanno tutte in comune colori vibranti e la forma semplice e facilmente riconoscibile. Il comune papavero dei campi ha tonalità color rosso pastello delicate e riposanti. Può essere coltivato come annuale e biennale, partendo da seme raccogliendo i semi dalle grosse capsule ormai essiccate, verso fine estate, ottenendo dalla semina piante con i fiori dai colori diversi della pianta madre, in quanto i colori vivaci sono un carattere recessivo, che si perde con i successivi incroci. Si possono tuttavia seminare anche da bustine, queste piante daranno la garanzia del colore desiderato. La semina va effettuata in autunno in semenziario, facendo crescere le piantine in ambiente protetto per trapiantarle a dimora in aprile-maggio, oppure si può seminare a marzo in vasetti di torba, con trapianto dopo circa 40 giorni. Tutti i papaveri apprezzano una posizione in pieno sole e non gradiscono l'aridità, fioriscono poi vanno in riposo e scompare la parte aerea, che rinasce solo la primavera successiva.
Grazie alla sua struttura listellare può diventare un rivestimento a parete per qualsiasi tipo di pianta, offre diversi vantaggi è facile da costruire, è di pratica manutenzione, è realizzabile in posizioni strategiche ben esposte al sole, senza bisogno di avere molto spazio a disposizione. al suo interno possono essere ospitate diversi tipi di piante, come ad esempio le piante aromatiche le più utili in cucina. Tra le più richieste la Salvia che viene usata in cucina, per aromatizzare i cibi e facilitarne la digestione. Vengono comunemente impiegate per condire pasta e gnocchi al burro, per preparare sughi, carni arrosto e in umido, pesci, legumi, oli e aceti aromatici. Le foglie possono essere fritte in pastella.Proprietà terapeutiche: digestive, colagoghe, bechiche, espettoranti, tonico-stimolanti, antisettiche. Per uso esterno, come antinfiammatorio nelle infiammazioni del cavo orale. Il rosmarino (Rosmarinus officinalis, , ) è un appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. È l'unica specie del genere Rosmarinus, se si prescinde da alcune sottospecie a volte elevate al rango di specie (p.es. Rosmarinus eriocalix, per molti una semplice sottospecie di Rosmarinus officinalis) e da Rosmarinus chilensis, che diversi autori attribuiscono al genere o anche al genere Alquelaquen. Ocimum basilicum, cioè Il basilico è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Labiate. Il basilico viene coltivato ed utilizzato in cucina per la preparazione di molti condimenti. Vive in zone della macchia mediterranea. E’ anche conosciuto, in Francia, come erba reale ed è considerato a tutti gli effetti una pianta dalle proprietà medicinali. Il timo (Thymus vulgaris L.) è un piccolo arbusto ramificato con piccole foglie grigio-verdi fortemente aromatiche, che vengono raccolte e fatte essiccare. Si trova allo stato spontaneo nelle zone occidenali del mediterraneo, e in Italia è presente su quasi tutto il territorio. Il timo viene usato in cucina per insaporire e rendere più digeribili molti cibi, come carni arrosto, sughi, verdure, funghi. Viene usato anche per preparare liquori e vini aromatici. Numerose sono le sue qualità terapeutiche: digestive, depurative, balsamiche, tonico-stimolanti.
Affinché le bulbose, una volta sfiorite, possano tornare a farlo l'anno successivo, è necessario eliminare i fiori appassiti, per impedire che vadano a seme; le foglie invece, devono continuare a effettuare la fotosintesi, in modo da poter produrre e poi accumulare nei bulbi nuove sostanze di riserva. Sui terrazzi e balconi, tuttavia, in genere si tende a buttar via le bulbose appena sfiorite, perché non piace vederne appassire le fogli, in attesa del momento di estrarre i bulbi, preferendo sostituirle con altre fioriture. Una soluzione però c'è, verso la fine della fioritura, distribuite per un paio di volte un concime chimico completo per piante da fiore; eliminati i fiori appassiti, togliete i bulbi da terra, adagiateli in una cassetta piena di terriccio e torba, e copriteli, lasciando uscire le foglie. Innaffiate con regolarità fino a che le foglie saranno appassite, quindi pulite i bulbi dal secco e dalla terra, separate gli eventuali bulbilli che si sono formati nel frattempo. Trattateli con polvere anticrittogramica e riponeteli in una cassetta di cartone, distanziati l'uno dell'altro, collocandola in un luogo asciutto e buio, fino al prossimo ottobre, mese in cui tornerete a metterli a dimora nel terreno.
Esistono piante inestimabili, per la loro bellezza e affidabilità, perchè basta una di loto a dare un' immediata personalità al giardino. Se alberi e arbusti sono fondamentali per dare forma e struttura allo spazio, le annuali e le perenni sono essenziali per dargli colore è vitalità. in aiuole e bordure. Specie a bassa manutenzione che, in cambio di poche cure, sapranno ripagarci al massimo, in termini di fascino e bellezza, affidati a fiori spettacolari e a fogliami lussureggianti. Da non dimenticare, poi, tra le piante indispensabili, le bulbose, un vero scrigno di virtu. facilissime da coltivare, dai costi ridotti e dotate di colori brillanti e luminosi in grado da creare scenografe ad effetto anche in quei angoli più banali del terrazzo. Un erbacea che infonde calore ed eleganza è la Paeonia Suffriticosa amata per i grandi fiori semidoppi, enormi, a dir poco spettacolari leggermente incurvati a formare coppe increspate con fioritura da metà aprile a fine giugno secondo le varietà di colore bianco, rosa, viola e rosso. Il bianco secondo me è uno dei colori consigliati si associa perfettamente con qualunque altro colore e in una bordura o in un mazzo di fiori non potrà che accentuare l'effetto voluto, grazie alla morbidezza che esso infonde all'insieme di petali di colore diverso e soprattutto con il viola, il rosa che si ottengono gli effetti più eleganti, capaci di infondere sensazione di benessere. Una straordinaria peonia suffruticosa, vigorosa di tagli media discreta, con fioritura a metà stagione è la Godaiashù. E' una delle proposte nell'assortimento del Vivaio delle Commande (www.peonie.it). Tutte le peonie sono pregiate come piante isolate creano cespugli che possono raggiungere anche i 2 metri di altezza, la posizione preferita e la mezz'ombra, soprattutto per le varietà a fiore scuro che tendono a scolorire al sole. Tollerano abbastanza bene gli inverni più freddi e durante la fioritura, e nei mesi estivi, si annaffiano generosamente, con attenzione ai ristagni idrici, sono piante molto sensibili all'umidità se eccessiva, vengono attaccate dalla Botrytis (muffa grigia). Le peonie amano un terreno discretamente argilloso, ricco di humus e ben drenato, somministrando all'inizio dell'autunno stallatico o cornunghia.
Nato nel 1841, questo vivaio che produce principalmente ibridi di tea, rose Patio e Fioribunda si è specializzato nelle vendita di rose profumate. Spinti da una forte sensibilità ecologistica, negli ultimi decenni questi ibridatori si sono concentrati nella creazioni di varietà di rose resistenti alle malattie, per le quali non è necessario ricorrere a prodotti chimici, con risultati di grande successo. La rosa Revival fa parte di queste cultivar con fiori rosa - lilla priva di aculei e perfetta per chi propio le spine non le sopporta pur rinunciando all'incanto della rosa.
Nelle vaschette di forma rettangolare in queste mese possiamo ospitare la Fragaria Vesca detta anche fragans (in omaggio al suo intenso profumo) che oltre a produrre dei graziosissimi fiori bianchi e tondeggianti, retti da un calice formato da 5 sepali producono un favoloso falsofrutto commestibile, detto comunemente fragola, polposo, ovoidale, di color rosso acceso con numerosi piccoli acheni disseminati sulla sua superficie. La fragola Vesca è adatta ad essere coltivata in vaso, dove sviluppa lentamente le foglie che contengono tra l'altro tannini e flavonoidi. Richiede terriccio leggero a medio impasto, piuttosto acido e ricco di materie organiche, ben lavorate, soffici e fresco. Tutte le forme di vegetali che siano ornamentali, da orto o come in questo caso da frutto, hanno bisogno di trovare nel terreno alcuni minerali per lo sviluppo ottimale di tutte le funzioni vitali, la Fragaria esige moltissimo azoto e potassio, tanto da richiedere frequenti concimazioni, sono reperibili in commercio preparazioni nutritive specifiche per risolvere la macrocarenza sia in forma curativa che preventiva, in questo caso le irrigazioni dovranno essere regolari e ripetute per tutta la stagione vegetativa.
Maggio è il mese della piena fioritura della rosa, fiore da sempre associato alla bellezza. I boccioli si dischiudono e invadono con il loro delicato profumo prati e campi, dove è facile trovare la varietà più comune, la rosa canina. E non a caso... oltre a impreziosire siepi e giardini, le rose possiedono tante virtù benefiche per tonificare e ringiovanire. Quest'anno le rose variegate si sono fatte notare in tutte le mostre mercato, tra esse la Rosa Mundi è la più famosa tra le rose variegata del passato di cui si ha notizia, le rose variegate appartengono ai più svariati gruppi: Gallica, Bourbon e Floribunda. La passione per queste rose non è mai scomparsa e dopo un periodo di relativo oblio in questi ultimi tempi sono tornate in auge. Il vivaio ROSE BARNI ha presentato la Variegata di brani, con i fiori nei toni del giallo, arancio e rosso e Scentimental, molto rifiorente, rustica, con petali rossi striati di bianco. Non potevano mancare le varietà insolite quelle utilizzate da reciso ed anche nei matrimoni come la Marvelle un ibrido di tea con grandi corolle gialle e arancio tenue, o la profumatissima Broceliande dalle ampie corolle bianco avorio, con strisce sottili e spruzzi color fucsia, quasi una peonia. Vi segnalo alcune varieta speciali come quelle da piccola taglia da vaso; la Little white pet, ha mazzetti di fiori con boccioli rossi che aprendosi si schiariscono fino al nianco rosato. Riescono bene in vaso anche la Irene watts, che ha grandi fiori doppi rosa sfumato di salmone e molto profumati, la Hernosa con fiori semidoppi rosa sfumati di lilla tutte rifiorenti. Poi ci sono le arbustive vigorose come la Sofatare che ha fiori grandi, doppi, color giallo zolfo, da cui prende il nome. La Beaute Inconstante, a fiori semidoppi che dal rosso bronzo virano all'arancio, al giallo e al carmino, e General Schablikine, con fiori stradoppi dal rosso rame al ciliegia anche queste tutte rifiorenti.
Il profumo intenso dei mughetti che crescono in questo periodo nei boschi, nei pascoli e nelle macchie, in luoghi umidi e ombrosi, la cui fragranza penetrante si percepisce già da lontano e ci guidava sempre a... giusta destinazione! La campanella di Maggio, un appellativo molto vicino alla nome della pianta Convalaria majalis con il quale i botanici indicano questo genere constatandone con precisione sia l'habitat, nelle valli chiuse delle montagne, sia l'epoca di fioritura nel mese di maggio. La denominazione volgare di mughetto come quella francese di Mughet viene giustificata dall'odore di muschio emanato dai bianchi grappoli florali di questa splendida Liliacea. A Genova viene chiamato con il nome di Livieto e Sciu de Mazzo, a Chiavari con Lilin ed a Savona con Meghetto. La Convallaria vive su terreni calcarei leggermente umidi, nei prati montani dove fiorisce tra aprile e giugno. E' una pianta alta da 10 a 30 cm che dal suo ceppo radicale, costituito da un esile rizoma stolonifero, emette annualmente 2 foglie ovali allungate, di colore verde, portate da lunghi piccioli avvolti in guaine menbranacee le une sulle altre. I fiori, tutti girati da una sola parte, formano all'estremità, un grappolo di 6-10 campanelline, bianche, portate da peduncoli sempre incurvati al momento dello sboccio. Con i graziosi e profumatissimi
mughetti si possono realizzare incantevoli bouquet da sposa, se lasciate indisturbate per molto tempo, queste piante si propagano spontaneamente per scissione e allargamento delle loro radici rizomatose fino a coprire anche grandi estensioni di terreno. La loro coltivazione non presenta alcun problema: basta scegliere un angolo fresco e ombroso del giardino, con un terreno umido, un po’ argilloso e arricchito di terricciato di foglie, di torba e di letame ben decomposto. In settembre-ottobre vi si pianteranno i rizomi a circa 2,5 cm di profondità, mantenendo fra l’uno e l’altro la distanza di 8-15 cm. L’attecchimento è quasi immediato e, se la pianta troverà un ambiente adatto, si espanderà rapidamente.
mughetti si possono realizzare incantevoli bouquet da sposa, se lasciate indisturbate per molto tempo, queste piante si propagano spontaneamente per scissione e allargamento delle loro radici rizomatose fino a coprire anche grandi estensioni di terreno. La loro coltivazione non presenta alcun problema: basta scegliere un angolo fresco e ombroso del giardino, con un terreno umido, un po’ argilloso e arricchito di terricciato di foglie, di torba e di letame ben decomposto. In settembre-ottobre vi si pianteranno i rizomi a circa 2,5 cm di profondità, mantenendo fra l’uno e l’altro la distanza di 8-15 cm. L’attecchimento è quasi immediato e, se la pianta troverà un ambiente adatto, si espanderà rapidamente.