Da maggio fino alla fine di luglio fiorisce l'Eremus, questo bellissimo fiore è composto da uno stelo floreale di forma allungata rivestito per metà della sua lunghezza di numerosissimi fiorellini gialli, rosa o rossi. Si tratta di una bulbosa originaria dell'ASIA, resistente al freddo , addita a giardini e cassette in terrazzo. Tra le specie più belle trovano spazio EREMUS BUNGEI, HIMALAYCUS, il ROBUSTUS a fiori rosa ed OLGOE dai fiori lilla ad esse si aggiungono gli ibridi, con fioriture bianche, rosa, e rosse. Entro la fine di ottobre si piantano le radici tuberose che sono disposte a stella con al centro la gamma: si collocano a 7 cm di profondità e a 10 cm di distanza l'una dall'altra in terreno calcareo in posizione soleggiata. Teme molto le gelate e l'eccessiva umidità del terreno sarà quindi buona norma proteggerle dal freddo provvedendo ad un ottimo drenaggio del suolo. Se lo coltiverete nel vostro giardino avrete la possibilità di recidere gli steli floreali al mattino presto per metterli in un bel vaso in modo da decorare anche la casa. Ma prima di metterli nell'acqua tagliate lo stelo in obliquo, perché assorbe meglio.
Da maggio fino alla fine di luglio fiorisce l'Eremus, questo bellissimo fiore è composto da uno stelo floreale di forma allungata rivestito per metà della sua lunghezza di numerosissimi fiorellini gialli, rosa o rossi. Si tratta di una bulbosa originaria dell'ASIA, resistente al freddo , addita a giardini e cassette in terrazzo. Tra le specie più belle trovano spazio EREMUS BUNGEI, HIMALAYCUS, il ROBUSTUS a fiori rosa ed OLGOE dai fiori lilla ad esse si aggiungono gli ibridi, con fioriture bianche, rosa, e rosse. Entro la fine di ottobre si piantano le radici tuberose che sono disposte a stella con al centro la gamma: si collocano a 7 cm di profondità e a 10 cm di distanza l'una dall'altra in terreno calcareo in posizione soleggiata. Teme molto le gelate e l'eccessiva umidità del terreno sarà quindi buona norma proteggerle dal freddo provvedendo ad un ottimo drenaggio del suolo. Se lo coltiverete nel vostro giardino avrete la possibilità di recidere gli steli floreali al mattino presto per metterli in un bel vaso in modo da decorare anche la casa. Ma prima di metterli nell'acqua tagliate lo stelo in obliquo, perché assorbe meglio.
(foto LUIGI)
Profumatissimi, ingredienti di molte ricette, tipicamente meridionali, la zagara è il fiore dell'arancio amaro CITRUS AURANTIUM. Dall'acqua dei fiori (che si ottiene immergendo i fiori per un giorno) è un essenza pregiata che aromatizza dolcetti, torte e creme. L'essenza di zagara è ampiamente utilizzata in profumeria, mentre i graziosi fiori che sbocciano tra MARZO E APRILE, entrano nella composizione dei BOUQUET di NOZZE, da cui il termine fiori d'arancio per indicare il matrimonio. In nature esistono piante che producono lo stesso fiore della Zagara, sono i fiori del rampicante STEPHANOTIS e della BOVARIA. Questo genere di piante sono utilizzate prevalentemente per interni, i fiori che compaiono sono particolarmente usati nei BOUQUET DA SPOSA sia leggermente compatti che cadenti. La Stephanotis è una delle piante più rampicanti da interno, adatte sia per coprire un angolo vuoto della casa che come ombreggio per piccole zone, una piantina in sé poco appariscente con steli sottili lunghi coperti da fiorellini bianchi molto profumati. La Bovaria invece, viene prevalentemente coltivata come fiore da reciso, anche se ultimamente è stata riprodotta in vaso come piante erbacea non perenne. Il fiore della Bovaria si contraddistingue per la notevole somiglianza con i fiori dell'erbacea perenne PENTAX che fiorisce da Giugno a Settembre, molto apprezzata per la sua funzione molto decorativa all'interno dei Bouquet.
Per stimolare la crescita e mantenere il benessere e la buona salute delle piante d'appartamento la concimazione ESTIVA è molto importante. Utilizzate un buon prodotto liquido specifico per piante verdi, da somministrare nell'acqua d'annaffiatura. Non superate mai le dosi indicate in etichetta: anziché nutrire di più le vostre piante, correreste il rischio di bruciare le loro radici..... un pò come capita a noi dopo un abbuffata che ci causa una indigestione! Rispettate anche gli intervalli di tempo consigliati, non è salutare per la pianta una sospensione della nutrizione proprio in estate, quando ha bisogno di più elementi per le sue funzioni vitali. Se non avete tempo o temete di dimenticarvi, potete utilizzare anche i fertilizzanti in pastiglie, sassolini o bastoncini, si tratta di prodotti bilanciati che rilasciano le sostanze nutritive in un arco di tempo variabile da uno a quattro mesi sono i cosiddetti concimi a lenta cessione.
Inserite il preparato lungo il bordo del vaso (mai vicino al piede della pianta), nella quantità consiglia in etichetta in base alle dimensioni del vaso. Rinnovate l'apporto alla scadenza dell'effetto.
Inserite il preparato lungo il bordo del vaso (mai vicino al piede della pianta), nella quantità consiglia in etichetta in base alle dimensioni del vaso. Rinnovate l'apporto alla scadenza dell'effetto.
NASCONDONO MURI E CANCELLATE, INGENTILISCONO ARCHI, PORTE E FINESTRE, RICOPRONO PERGOLE E GAZEBI, offrendo ombra e intimità. Molto utili in giardino, sui terrazzi i rampicanti soo ancora più preziosi, perchè a queste capacità va aggiunta la più importante: crescere in verticale, sottraendo quindi poco spazio laddove lo spazio è per l'appunto poco. Estroversi, rigogliosi e adattabili sono i gelsomini piante arbustive e rampicanti particolarmente attraenti nel periodo della fioritura (da maggio fino alla fine dell'estate) quando si coprono di migliaia di fiori, spesso di un intenso profumo. La coltivazione è abbastanza facile, basta assicurare loro un clima mite, un terreno fertile e una posizione riparata. Grazie al loro portamento si prestano a molti impieghi, sia in giardino che sul terrazzo; dalla sua essenza nasce un profumo conosciamolo insieme.
L'essenza al gelsomino è accentuata, decisamente orientale, ideale in bouquet da portare alla sera. Già utilizzata dai Persiani per profumare gli ambienti, è considerata euforizzante perchè stimola l'ipotalamo a produrre encefalina, un oppioide endogeno che inibisce il dolore e procura un senso di benessere, aiutando a superare depressione e apatia. Occorrono circa un milione di fiori raccolti all'alba per ottenere un chilo di essenza.
L'essenza al gelsomino è accentuata, decisamente orientale, ideale in bouquet da portare alla sera. Già utilizzata dai Persiani per profumare gli ambienti, è considerata euforizzante perchè stimola l'ipotalamo a produrre encefalina, un oppioide endogeno che inibisce il dolore e procura un senso di benessere, aiutando a superare depressione e apatia. Occorrono circa un milione di fiori raccolti all'alba per ottenere un chilo di essenza.
Quando riceviamo i fiori in regalo, la prima operazione che dobbiamo eseguire e il taglio a 45 gradi del gambo con un coltello ben affilato in questo modo daremo al fiore una maggiore ampiezza di taglio e una migliore idratazione. La seconda operazione che dovremo eseguire sarà scegliere il vaso giusto, quindi abbastanza capiente da soreggere i fiori, trasperente per avere sotto controllo l'altezza dell'acqua e soprattutto pulito. Prima di immergere i nostri fiori nel vaso sarà opportuno togliere le foglie più basse e soprattutto quelle a contatto con l'acqua evitando cosi eventuali marciumi del gambo. Dopo un paio di giorni, riprestiniamo il taglio con un coltello sempre ben affilato mantendo un angolo di 25-45 gradi. Non usate mai il cutter o le forbici che schiacciano e danneggiano solo lo stelo, impedendo al fiore di bere ma solo il coltello. Aggiungere acqua nel vaso o cambiatela del tutto se intravedete un colore giallo pallido. I vasi ideali per i fiori recisi sono quelli di vetro o di plastica trasparente dove si può tenere sotto contriollo il livello dell'acqua e la pulizia.
La matricaria chamomilli non è solo una erba medica rilassante, ma svolge anche una difesa naturale contro i fastidiosissimi insetti degli armadi, le tarme. I tipici capolini profumati che somigliano a margherite, compaiono numerossisime da maggio a settembre. Allo stato selvatico questo fiore si trova con molta facilità su terreni asciutti, in particolare nei prati, quelli incolti e lungo i sentieri di campagna. Si coltiva facilmente in piena terra e anche in vaso, al sole diretto ma con terreno asciutto, povero, acido, ma ben drenato. Può essere moltiplicata per divisione dei cespi o per seme, i semi si estraggono dai capolini prima che questi fioriscano, sistemati nel semenziario in estate o direttamente in piena terra in primavera generano altre piantine foltissime. I capolini invece vanno raccolti in piena fioritura tra maggio e giugno quando i principi attivi sono al massimo della concentrazione, facendoli essiccare per 2-3 giorni, in piccoli mazzi in luoghi areati, ombreggiati e soprattutto asciutti. Andranno poi raccolti in barattoli di vetro a chiusura ermetica e conservati in luoghi freschi al riparo dalla luce.
Una delle virtù della matricaria chamomilli è l'uso decorativo nei mazzi da sposa, dove si ottengono piacevolissimi bouquet campestri. Per il giorno del sì, si può realizzare un leggerissimo bouquet, destinato a una sposa candida e giovane, con l' odore e la freschezza della campagna realizzato con matricaria chamomilli e soavi palle di neve viburnum, tutto giocato sui toni del bianco e del verde acido: semplice ed elegantissimo.
La Carara aggiunge un esclusiva conbinazione di colori all'assortimento della Curcuma. Il nuovo arrivo nelle famiglie delle Curcume apre a nuove varietà a forma frangiate, la brattea e di colore marrone rossiccio con una punta cha va dal viola chiaro al verde, un accostamento unico di colori. La spiga invece raggiunge una lunghezza di 15 cm ed una larghezza di 7 mentre lo stelo raggiunge una lunghezza di 50 centimetri. Sembra quasi sia stata disegnata da madre natura, la sua semplicità e l'attrazione da parte dell'osservatore la rendono perfetta per un matrimonio giovanile, caratterizzato da forme e linee semplici.
La curcuma si abbina perfettamente con il caldo bianco dell'EUCHARIS, il suo nome scientifico spiega che l'eucharis amazzonica è un fiore nativo delle foreste pluviali della Colombia. Questo bulbo, i cui semplici e bianchi fiori sono simili ai narcisi, produce dei fiori recisi forti e di buona qualità. Gli steli cavi riescono a portare dai cinque agli otto fiori sono utilizzati molto spesso nei Bouquet da sposa dove trasmettono allegria, con i suoi chiari e luminosi colori bianchi, un fiore che ci riporta a casa da noi stessi alla nostra infanzia.
La curcuma si abbina perfettamente con il caldo bianco dell'EUCHARIS, il suo nome scientifico spiega che l'eucharis amazzonica è un fiore nativo delle foreste pluviali della Colombia. Questo bulbo, i cui semplici e bianchi fiori sono simili ai narcisi, produce dei fiori recisi forti e di buona qualità. Gli steli cavi riescono a portare dai cinque agli otto fiori sono utilizzati molto spesso nei Bouquet da sposa dove trasmettono allegria, con i suoi chiari e luminosi colori bianchi, un fiore che ci riporta a casa da noi stessi alla nostra infanzia.
Gli eleganti cartoncini utilizzabili come porta-confetti, da lasciare sul tavolo del ricevimento per ringraziare gli ospiti oppure utilizzati come porta-riso, e spesso anche usati come eleganti porta-petali, da offrire agli invitati all'esterno della chiesa, nelle stesse nuance di colori che hanno decorato la vostra cerimonia. I coni porta confetti saranno un originale supporto utile anche a contenere i petali delicatamente profumati, un dettaglio unico per il vostro matrimonio. Ricrearli è estremamente molto semplice, prendete della carta rigida, ritagliate dei quadri di 20×20 arrotolateli a spirale e incollateli tra di loro, la parte più difficile e tenere fermo per qualche istante i due lembi del foglio di carta. Certamente avremo qualche problema inziale, dovremo prendere un
di confidenza con il materiale, magari alla primo arrotolamento vi scapperà di mano il foglio di carta, ma basterà davvero poco per imparare.
Sebbene il fatidico "SI" costi qualche ora di attesa, questo periodo di tempo e breve se confrontato con quello riservato al pranzo di nozze: da quattro a otto a dieci ore, talvolta un giorno intero, fino anche a qualche settimana (dove esistono ancora tradizione inossidabili). un eternità per molti invitati, per altri l'ennesima prova di "passione". Unico passatempo per gli ospiti, oltre alla degustazione delle portate, quello di correre con gli occhi sulla MISE EN PLACE della tavola o della scenografia della. A questo punto possiamo giocare con i fiori di stagione, lasciando per una volta perdere quelli raffinati come le rose o le orchidee e puntare decisamente su quei fiori dai colori vivacissimi in giallo, ARANCIO e rosso. Ad esempio si possono utilizzare i fiori del NASTURZIO una perenne dal portamento strisciante o rampicante, i cui fiori e le foglie dal sapore lievemente aspro con una nota piccante, possono essere usate nelle insalate aromantizzando anche salse, pesci e carni bianche, decorano TORTE, dessert e macedonie di frutta. Il fiore infatti è interamente commestibile, i frutti si possono conservare sotto aceto come i capperi e i tuberi si possono consumare lessati. Il nasturzio arriva nel vecchio continente nel Seicento e, grazie alla sua ricchezza di vitamina C, e ancora oggi il nasturzio si utilizza in erboristeria come integratore vitaminico e per le sue proprietà anti batteriche. Ecco perché stanno diventando sempre più di moda i matrimoni a KM 0 , dove non solo a tavola , ma anche nelle decorazioni si riscoprono fiori e vegetali dimenticati, ma che fino a qualche decennio fa, erano la base di feste e cerimonie
Stanno iniziando da poco ad entrare in stagione e questo significa che la vedrete integrate in molti matrimoni, sono le Dalie stupendi fiori dai colori vellutati e sontuosi. Color magenta lampone, toni arancio mandarino, rosa, bianco, giallo e variegate sfumature. Ha una storia ricca di fini decorativi e cerimoniali e viene spesso citata da molti come il fiore preferito. La Dahlia prende il nome da un botanico chiamato Anders Dahl, ma ha molti alias diversi in diverse altre culture. Per esempio, i giapponesi chiamano questo fiore "Peonia dell'India". Storicamente, il popolo azteco utilizzava le Dalie in molte delle loro cerimonie culturali su strutture legnose di piccole dimensioni, ancora oggi in molte competizioni floreali come la COPPA DEL MONDO si intravedono sui tavoli e nei bouquet nuziali l'uso di basi legnosi come il BAMBU'o lo STEELGRASS un sottilissimo bambù molto maleabile. Un fatto interessante è che le dalie hanno più cromosomi rispetto alla maggior parte dei fiori così ci sono molte varietà di dimensioni e forme e tonalità differenti elementi non trascurabili per addobbo nuziali.
Una delle varianti più interessanti di questo fiore è il "Black Dahlia", un fiore, noto per aver il colore nero nei suoi petali. Il colore appare di solito sulle dalie bordeaux ed è disponibile nelle varianti di contrasto e luminosità. Come sapete il "nero" non è un colore comune per la maggior parte dei fiori quindi questa è una delle poche varietà floreali che vantono un tono di colore molto intenso.
Il pisello odoroso è una pianta spontanea che cresce praticamente su ogni terreno, ne esistono numerose varietà ed alcune sono anche coltivate per i mazzi da sposa anche se non sono profumate come la pianta originaria. Va seminato direttamente a dimora nei mesi di Settembre , Ottobre in terreno lavorato e ben concimato con letame maturo o concime minerale fosfatico, oppure in vaso. Preferisce un suolo leggermente acido e un clima fresco con irrigazioni frequenti, ma evitando ristagni d'acqua e la calura eccessiva, che interromperebbe subito la fioritura. Se viene seminato in primavera, la fioritura sarà più tardiva, più breve e meno ricca. Essendo una pianta rampicante, si utilizza per coprire recinzioni o reti metalliche, ma fa la sua bella figura anche in vaso sul terrazzo. Il colore dei fiori da bianco a rosa, dal rosso al violetto e la sua intensa profumazione la porta ad essere utilizzato nei bouquet da sposa e mazzi campestri. Come tutte le leguminose possiede radici in grado di catturare ed utilizzare l'azoto atmosferico, cosi facendo non è necessario concimarla per tutta la stagione. In Settembre potete anche raccogliere e conservare i semi, in modo da riseminarla subito.
Possiamo raccogliere i semi per l'anno prossimo in molte piante erbacee, nel mese di Agosto infatti si possono raccogliere i semi di BOCCHE DI LEONE, PETUNIE (non surfinie), PHLOX, COSMEA, in altri casi come per il DIGITALE, il DELPHINIUM, l'AQUILEGIA e la BELLADONNA, in Agosto basta spargere alla base delle piante un po di terriccio nuovo e leggero, lasciando cadere liberamente i semi al suolo. Irrigando, grazie all'ombreggio della pianta madre e al caldo dell'estate ancora in corso, nasceranno le nuove pianticelle che si potranno trapiantare nella primavera successiva a dimora.
L'oleandro è una pianta per cosi dire ecologica perché tollera egregiamente la mancanza d'acqua, anche in alcune valli più ombreggiate dell’Haggar nel deserto del Sahara crescono oleandri e olivi. Per vederlo fiorito però ha bisogno anche lui di una minima quantità d'acqua almeno una volta alla settimana. In estate è quindi preferibile innaffiarlo con acqua tiepida se è fredda si inibisce la fioritura. Durante la bella stagione ogni 20 giorni si concima con un fertilizzante liquido nell'acqua d'innaffiatura o con bastoncini a lenta cessione. All'inizio dell'autunno si eseguono le potature, proteggendo le mani con i guanti (l'oleandro è una pianta velenosa e secerne un succo che può irritare la pelle), mentre in fioritura è opportuno tagliare i rami che hanno prodotto fiori immediatamente sopra il primo getto laterale o coppia di foglie. Ogni due anni, in primavera è opportuno procedere al rinvaso per le piante da terrazzo, ma se il vaso ha già raggiunto dimensioni proibitive basta cambiare il terriccio superficiale e concimare.
Una pianta da fiore che riconosciamo molto facilmente è quella che appartiene alla famiglia dell LABIATAE, il suo fiore come quello della melissa e della menta, ha petali aperti che si crogiolano al sole caldo dell'estate. La Lavanda, originaria della Francia e della Spagna, cresce scelvativa nei luoghi aridi e sasssosi, sulle alture della regione Liguria, viene anche coltivata nei giardini sia per uso forte e piacevole profumo sia perchè è molto decorativa. Il fusto perenne a base legnosa ha rami eretti , con il margine arrotolato e morbido. I ramoscelli che formano la spigha sono di un bell'azzurro violaceo. In primavera, i numerosi rami si rivestono di foglioline, a maggio sono carichi di delicati boccioli disposti a spirale e a giugno compaioni i fiori che si schiudono al caldo sole il loro intenso profumo. La lavanda contiene anche un olio essenziake (a base di acetato di lnalile) giallastro, aromatico, molto penetrante appprezzato anche nei tempi antichi per l'azione terapeutica. L'olio , che rappresenta la base di tutte le virtu medicinali e cosmetiche di questa preziosa piantina, è disseminato negli stelim nelle foglie e nei fiori sotto forma di minuscole goccioline. Durante il periodo di fioritura, da luglio ad agosto, i fiori di lavanda possono essere utilizzati nelle composizioni floreali, e in particolar modo nei bouquet da sposa in un magnifico e profumatissimo evento naturale a km o. Basta veramente poco per deliziarzi con il suo profumo seducente e prezioso in un bouquet dalla forma rotonda di rose bianche e orchidee, si potrebbe continuare dicendo cha sarebbe difficile non vederla in un matrimonio a tema naturale avorio - lilla sempre più diffuso. Infine per per quanto riguarda le tendenze 2010 per le decorazioni floreali di un matrimonio, tutte le essenze cosiddette naturali: grano fresco, alloro, ulivo, piante aromatiche, lavanda, rosa canica, more ecc. sono in assolutamente in auge
Volete sapere qualcosa di più sulle Kalanchoe, forse perché le userete per fare una sorpresa a qualcuno, o perché avete appena acquistato o ricevuto una Kalanchoe? Qualunque sia la ragione: noterete che queste monelle variopinte non a caso vengono chiamate il sole tra le piante in vaso. Hanno sempre un ottimo carattere perché sono facili e robuste. Al vivaio o dal fiorista forse avete già visto che sono disponibili in molti colori diversi, ma ci sono anche varietà verdi e persino varietà con fiori a forma di campana. Fioriscono tutte a lungo, con una fioritura particolarmente rigogliosa. L’unica cosa che richiedono di tanto in tanto è un po’ d’acqua e di concime. Ogni volta che le vedete nel vostro appartamento o in giardino o sul balcone, diventate voi stessi un po’ più allegri. Per sapere in che modo la Kalanchoe ravviva la vostra vita, scopritene di più leggendo il sito. Noterete che la Kalanchoe dà molto e chiede poco. E’ robusta e facile e si mostra molto contenta se vi prenderete cura di lei nel modo seguente:
- Acqua: d’estate datele un goccino d’acqua ogni settimana, d’inverno un goccino ogni quattordici giorni. D’inverno dipende anche dal posto in cui la sistemate, se la Kalanchoe si trova sul termosifone allora ha bisogno di più acqua;
- Concimanti: ogni 2-3 settimane aggiungete un goccino di concime all’acqua d’irrigazione;
- Temperatura: la temperatura ambiente è ideale, ma la Kalanchoe sta benissimo anche a temperature comprese tra i 12° C e i 30°C;
- Fiori sfioriti: per una lunga fioritura non rimuoveteli, anche onde evitare di danneggiare i bottoni fiorali;
- Posizionamento: preferibilmente in un punto illuminato. La Kalanchoe resiste bene anche ai raggi solari diretti;
- Consumo: la Kalanchoe è una pianta ornamentale e non è commestibile.
La Kalanchoe ha una storia ricca. Appartiene alla famiglia delle Crassulaceae ed è originaria dell’Africa e dell’Asia. Nel 1927 fu portata a Parigi e scoperta dal commerciante tedesco di sementi Robert Blossfeld, che successivamente introdusse la Kalanchoe come pianta da appartamento: la Kalanchoe Blossfeldiana.
Ormai siano in piena estate e le aiuole dell'orto sono al completo, durante luglio e nei mesi successivi e durante tutta la bella stagione, si possono effettuare altre semine e nuovi trapianti.
Per chi non ha un certa esperienza si chiederà come sia possibile iniziare le semine di colture degli ortaggi, non c'è da preoccuparci le semine e le piantagione sono molto semplici un modo rapido per iniziare la pratica orto e coltivare il pomodoro. Possiamo recarci in un vivaio e comprare le piantine già pronte e se non lo abbiamo già fatto in precedenza, predisporre adeguati sostegni e legare il fusto principale al tutore (un operazione da ripetere almeno ogni 15 giorni) e inoltre dobbiamo eseguire la scacchiatura delle femminelle ossia la cimatura dei germogli sterili. Questa pratica colturale che in molti non eseguono razionalmente provoca pochi pomodori ed un eccessivo sviluppo vegetale. Non sempre però è necessaria, ad esempio se coltiviamo pomodori ad alberello oppure di taglia ridotta, senza sostegni, e si lasciano sviluppare liberamente i rami sul terreno. Se invece coltiviamo pomodori a maggiore sviluppo e di taglia alta, che possono raggiungere e superate i 2 metri di altezza allora sono necessari i sostegni e la scacchiatura eliminando i tempo i germogli ascellari sia per impedire che le piante infoltiscano eccessivamente, sia per consentire una migliore una migliore esposizione dei frutti al sole. E' vero che lasciando crescere solo il fusto principale il numero dei frutti sarà inferiore, ma la pezzatura sarà migliore. Viceversa se non si eseguisse la scacchiatura, le femminelle crescendo darebbero origine a nuovi fusti secondari, ovviamente non si asporterrebero i germogli ascellari che porterebbero un grappolo di fiori. Le femminelle vanno tagliate con le forbici o recise alla base con un coltellino tagliente, se sono ancora tenere quando hanno solo due o tre foglioline si possono asportare con le dita. Se non si effettua questa operazione a fine stagione avremo piante provviste di decine di fusti secondari sui quali saranno inseriti altri germogli, in definitiva le piante diventeranno foltissime, piene di vegetazione ma povere di frutti. Se la stagione è particolarmente asciutta dobbiamo irrigare sovente i pomodori, possibilmente facendo scorrere l'acqua sul terreno, questo perché a pioggia, si favorisce il diffondersi delle malattie crittogramiche molto frequenti nei pomodori.
Durante l'estate, sono poche le piante che sono in grado di resistere al sole cocente, la prolungata siccità si abbina a temperature termiche che possono arrivare anche a 45°c. Insieme alle alte temperature, la forza di radiazione solare è l'intensità della luce provocano una evaporazione acqua e una attiva traspirazione delle piante, che, per ridurla, devono ricorrere a strategie che variano a seconda della specie e delle circostanza. Le prime a soffrire sono le piante erbacce che, prive di tessuti lignificati, non hanno modo di arginare la perdita dell'acqua per traspirazione dal calore stagionale. I primi meccanismi di divesa messi in atto dalle piante riguardano proprio le foglie, quelle pelose o lucide sono più resistenti al caldo una colororazione bianca o grigia, una copertura feltrosa, sono altri stratagemmi di grande efficacia per riflettere la luce. E' il caso dei Papaveri, degli Elicrisi, delle Santoline. Ci sono poi anche le piante a RISPARMIO IDRICO come l'iperico che prospera in qualsiasi situazione, ama il caldo e il freddo, sta bene nei terreni aridi e si riempe di corolle grandi, gialle e vistose. La Portulaca che è anche una succulenta, dal portamento tappezzante, a manuntezione zero vuole solo il pieno sole e un terriccio ben drenato, per tutta l'estate produce numerosi fiori variopinti a rosellina con petali stropicciai che si chiudono all'imbrunire della sera. Ma i campioni di resistenza sotto il sole sono la Boungavillea che cresce bene con un clima temperato caldo, mentre non resiste al gelo, il Convolvolo una perenne strisciante che resiste benissimo al caldo, ideale per terreni sabbiosi resistentissima alla siccità. La Dimorfoteca una bella margherita decorativa a bassa manuntenzione, ideali per i giardini e le terrazze al mare, dove fiorisce ininterrottamente in vari colori da aprile ai primi geli, gradisce il pieno sole e tollera un irrigazione scarsa e saltuaria. L'Euphorbia characias non teme la siccità, ma se viene irrigata con regolarità produce cespugli imponenti. L'Erygium rustica e facilissima da coltivare , ama il pieno sole e i terreni ben drenati dalla strana infiorescenza a forma di stella con brattee argentate viola e azzurro.
Il Girasole è sicuramente il fiore più famoso ed apprezzato al mondo. Tutti conoscono e hanno in mente i bellissimi campi di girasole coltivati per ricavarne il ricco olio che ne deriva dai semi dei fiori. Lo si può comprare come stelo singolo oppure, da qualche anno disponibili sul mercato anche in bellissime piante. Gli steli sono ricoperti da dei filamenti un po’ rugosi che si intensificano verso l’estremità proprio dove vi è il brillante fiore.
Lo sapevate vero che la pianta segue la luce del giorno e si muove proprio in direzione della luce del sole? La maggior parte dei capolini presenti in un campo di girasoli fioriti punta ad est, dove il Sole sorge. In giornate soleggiate seguono il percorso del sole nel cielo da est ad ovest, mentre di notte e al crepuscolo tornano ad orientarsi verso est. Il movimento è originato dalle cellule motrici del pulvino , un segmento flessibile dello stelo che si trova proprio sotto il bocciolo stesso ed è dovuto ad un meccanismo di tipo ormonale che coinvolge l'auxina. Lo stelo si irrigidisce alla fine di questo stadio di maturazione e quando il girasole fiorisce lo stelo si blocca in direzione est. Per questo motivo i girasoli fioriti non sono più eliotropici, anche se la maggior parte dei fiori puntano nella direzione in cui sorge il sole. Il giallo intenso e caldo del vostro girasole sarà la delizia del vostro salotto. Potete anche metterlo in terrazza dove potrà deliziarsi al massimo del sole. Ricordatevi di dargli l’acqua di cui necessita. Una volta che il fiore più grande è sfiorito recidetelo per promuovere la fioritura dei fiori più piccoli.
Fioriscono ad intervalli regolari, dando vita ad aiuole e bordure sfavillanti di rossi, arancio, gialli, rosa, bianco e porpora. Sono i Chrysantemi fiori tipici di campagna. Appartengono alla grande famiglia delle Asteraceae e sono strette parenti delle margherite dalle quali differiscono per alcune particolarità morfologiche. In un passato non troppo lontano li si vedeva prevalentemente nei chioschi del paese, lungo i campi a fianco delle viti che venivano usate oltre che per il vino anche per legare i giovano getti flessibili. Oggi vengono usati nei giardini campestri, per godere della meravigliosa fioritura, particolamente vivace nelle nuove selezioni con tonalità più brillanti e limpide. Ma il crisantemo sta bene anche in una coloratissima composizione formale per la nostra casa o per decorare più semplicemente una chiesa di campagna, dove l'effetto risulterà morbido e valorizzato adoperando particolari sfere.
E poi il crisantemo piace anche alle farfalle ma non alle zanzare, una bella vaschetta composta di crisantemi di differenti tonalità sistemata sul terrazzo attirerà molte farfalle che la frequenteranno durante il giorno, ma di notte faranno da scudo allontanando le zanzare che non gradiranno il suo aroma.
E poi il crisantemo piace anche alle farfalle ma non alle zanzare, una bella vaschetta composta di crisantemi di differenti tonalità sistemata sul terrazzo attirerà molte farfalle che la frequenteranno durante il giorno, ma di notte faranno da scudo allontanando le zanzare che non gradiranno il suo aroma.