Il Cymbidium è una bellissima pianta esotica ricca di moltissimi fiori. E’ proprio l’abbondanza della sua fioritura che la rende così affascinante ed adatta ad ogni ambiente.
Tutti conoscono molto bene il Cymbidium come fiore reciso. Ma come pianta vi potrà regalare molta serenità e felicità. La fioritura del Cymbidium può durare da sei fino ad un massimo di otto settimane. E’ disponibile in diversi colori.
Il Cymbidium è costituita da una singola pianta con foglie allungate dall’aspetto tropicale. Le foglie crescono in forma allungata ed i fiori sbocciano subito sopra, come tipico di queste varietà.
Il Cymbidium fa parte della famiglia delle orchidee. La maggior parte delle orchidee sono delle epifite e hanno le radici ancorate su altri alberi. Il Cymbidium è invece una pianta terricola e cresce direttamente nel terreno. Questo significa che le radici sono nel terreno e non aeree come tutte le cugine orchidee.
Una volta che la vostra pianta è nel vostro giardino o in terrazzo, i suoi fiori saranno impollinati dalle farfalle e da altri insetti.
Mettete il vostro Cymbidium da solo su un piedistallo o appoggiato su un tavolo , così potrete vederlo in tutto il suo splendore e respirerete insieme l’atmosfera tropicale di cui tutta la casa sara pervasa.
Nei mesi estivi il Cymbidium può essere messo all’esterno sia in giardino che in terrazzo. Preferisce mezz’ombra. Appena però inizia a fare un po’ più freddo e la stagione diventa umida, riportate le piante più sensibili all’interno con la certezza che tutte siano in casa quando iniziano ad esserci le gelate notturne. Durante il periodo invernale mettetele in una posizione luminosa con una temperatura fra i dieci ed i quindici gradi Celsius.
Acqua e nutrimento
Bagniate il vostro Cymbidium una volta a settimana. Prima di bagnarla controllate sempre che ne abbia bisogno e che sia in una posizione dove possa ricevere la giusta quantità di luce. Bagnatela solo se ne ha bisogno, ma controllate sempre che il terreno non si secchi completamente. Lasciate la pianta immersa nell’acqua per circa cinque dieci minuti e successivamente, prima di rimetterla al suo posto, fate drenare l’acqua in eccesso attraverso il buco sottostante il vaso. Una volta al mese nutritela con il nutrimento apposito specifico per orchidee.
Temperatura
La temperatura diurna ideale è tra i quindici ed i 25 gradi, mentre quella notturna è perfetta tra i dodici ed i 17 gradi. L’ escursione termica tra il giorno è la notte è fondamentale, e di grande beneficio per la pianta, sia per una crescita sana che per una abbondante e copiosa fioritura.
Tutte le leggende delle decorazioni natalizie: agrifoglio, vischio, stella, ghirlande e palline colorate
La Stella che da secoli è una tipica pianta ornamentale, sarebbe nata dal regalo ad un bimbo. Narra la leggenda, che il giorno di Natale, un bimbo povero entrò in una chiesa per offrire un dono a Gesù. Triste e vergognoso per il suo misero mazzo di frasche, il bambino perse una lacrima fra quei ramoscelli che un miracolo trasformarono nel fiore più rosso e bello che i suoi occhi avessero mai visto.
L'agrifoglio
Si racconta che a un piccolo orfanello apparvero gli angeli araldi, annunciando la lieta novella della nascita di Cristo. Sulla via di Betlemme, il bimbo intrecciò una corona di rami d'alloro per il neonato re. Ma quando la pose davanti a Gesù, la corona gli sembrò così indegna che il pastorello si vergognò del suo dono e cominciò a piangere. Allora Gesù Bambino toccò la corona, fece in modo che le sue foglie brillassero di un verde intenso e cambiò le lacrime dell'orfanello in bacche rosse.
Le palline di Natale
Secondo la leggenda un artista di strada molto povero (che non aveva nemmeno un dono per il Bambino Gesù) lo allietò facendo il giocoliere con alcune palline colorate, e lo fece ridere. Questo è il perché ogni anno sull'albero di Natale appendiamo le Palle colorate - per ricordarci delle risate di Gesù Bambino.
Il vischio
C'era una volta un vecchio mercante. L'uomo viveva solo e non aveva più nessun amico. Una notte il vecchio mercante non riusciva a prendere sonno. Uscì di casa e vide tanta gente tutta diretta verso lo stesso luogo. Ma dove andavano? Si mosse un po' curioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Quante volte li aveva ingannati? Piangeva miseria per vender più caro. E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare. Eppure tutti gli camminavano a fianco ed era arrivato, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme. Ora lì vedeva entrare e nessuno era a mani vuote, anche i poveri avevano qualcosa. E lui non aveva niente, lui che era ricco. Arrivò alla grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri. "Signore", - esclamò " ho trattato male i miei fratelli. Perdonami". E cominciò a piangere. Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò. Alla prima luce dell'alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline. Era nato il vischio.
Le ghirlande
In Germania, un deliziosa leggenda racconta che tanto tempo fa, la vigilia di Natale una madre di famiglia era tutta indaffarata a pulire la sua casa. I ragni che si trovavano nella casa si rifugiarono in soffitta. Quando la casa fu pulita i ragni uscirono della soffitta e con prudenza scesero la scale, per vedere cosa era successo. Che meraviglia! Che bell' albero di Natale! Per i ragni era una cosa nuova e nella loro felicità cominciarono a salire e scendere, senza accorgersi che avevano ricoperto l'albero di mille file grigi e polverosi. Quando Babbo Natale scese dal camino con i sue regali vide l'albero tutto ricoperto di ragni e di fili. Pensò alla signora che aveva preparato l'albero e pulito la casa per il Natale. Magicamente Babbo Natale trasformò i fili tesi dai ragni in fili d'oro e d'argento, l'albero era di nuovo scintillante e più bello di prima. Ecco perché decoriamo i nostri alberi di Natale con le ghirlande.
Musica, passione e temperamento. Queste sono solo alcune delle parole che mi vengono in mente cercando di descrivere questa bellissima pianta. Niente di strano se si pensa all’origine della pianta, le ricche foreste tropicali Brasiliane. Fortunatamente nel suo viaggio verso l’Europa non ha perso l’umore brasiliano. La vostra Vriesea può essere bianca, gialla, arancione rossa e viola. Avete quindi l’imbarazzo della scelta e sicuramente troverete quella che meglio si abbina ai colori della vostra casa. Mettetela in un vaso alto con gli stessi colori del fiore, o mettetene tante insieme in un allegro cestino di ceramica. Create un mix di colori in un grande vaso di vimini. Queste sono solo alcune delle idee che ci vengono in mente per valorizzare al massimo questa pianta. Provate voi stessi a pensare a soluzioni diverse,le possibilità sono veramente infinite.Mettetela in bagno o in cucina. Scegliete una pianta che si adatti molto bene al vostro ambiente e vedrete che tutta la casa s’ illuminerà. Vuole molta luce, ma non il sole diretto. Quando la pianta è in fioritura, per prolungare al massimo questo suo bellissimo momento, potete metterla in un ambiente con poca luce. Dalla metà di maggio in poi è consigliabile metterla all’esterno in terrazza. In natura la pianta usa le sue radici solo come sostegno per arrampicarsi sugli alberi e sui rami e non hanno la funzione di immagazzinare l’acqua. E’ nella rosetta centrale della pianta che l’acqua è raccolta e immagazzinata. Bagnatela quindi con acqua tiepida, direttamente nel suo cuore. Ottima la temperature ambiente. Quando decidete di mettere la vostra pianta in giardino,mai prima della metà di maggio, abbiate l’accortezza, per i primo giorni, di tenerla in una posizione riparata per darle il tempo necessario ad abituarsi al nuovo ambiente.
In queste condizioni vivono bene le piante da appartamento e i cactus, ma anche specie che normalmente crescono all'aperto come lo sono le bulbose da fiore che sbocciano nel torpore di casa. Altre specie come le azalee, la camelia invernale, il cavolo ormantale, il solanum, il kunquat, i peperoncini, faticano a tollerare il caldo e l'aria asciutta potrete dunque tenerli in casa per brevi periodi scegliendo le aree più fresche e luminose LONTANE dai termosifoni per riportarle poi in serra o in stanze con temperature più basse idealmente non superiori ai 15°c.
Versatile e generoso scegliere un albero di Natale che sia reinseribile nell’ambiente è un pensiero ecologicamente corretto, ma l’abete rosso, che è il più utilizzato a Natale, è adatto soltanto alle zone montane, dalla Liguria al Friuli, ed è per questo che sarebbe meglio scegliere altri tipi di piante. Ad esempio, per le zone litoranee sarebbero più indicati il corbezzolo, il viburno, il leccio e l’alloro. Inoltre andrebbero prese in considerazione altre specie legate all’agricoltura come l’olivo o le piante di limone, arancio e mandarino. Ma vediamo da vicino chi sono queste specie di piante partendo appunto come dice il titolo dall'Agrifoglio pianta longeva e molto decorativa. La più diffusa nella macchia boschiva è Ilex verticillata dove cresce spontanea a foglie verde scuro e spinose con ramatura un po disordinata. La spinosità è infatti molto apprezzata nella sua funzione difensiva. L'Agrifoglio ha bisogno di pochissime attenzioni cresce infatti sia in pieno sole che in ombra mostrando una apprezzabile resistenza in situazioni urbane inquinate cosi come ai venti carichi di salsedine dove può essere impiegato come barriera prottetiva. Un occhio di riguardo va posta alla potatura preferibile in primavera ripetendolo se necessario in estate o in autunno. Pochi i problemi di salute causati o da colpi di freddo o da prolungata siccità. Tra le buone ragioni per scegliere il Corbezzolo è la presenza di frutti saporiti, che si possono trasformare in marmellate, gelatine, sciroppi, succhi, creme, salse e canditi. E' originario del bacino del Mediterraneo e costa atlantica fino all'Irlanda, appartiene alla Famiglia delle Ericaceae e si dimostra una delle specie mediterranee meglio adatte agli incendi. Infatti sui terreni acidi l'incendio ripetuto favorisce il corbezzolo, capace di emettere rapidamente da terra nuovi turioni dopo il passaggio del fuoco, imponendosi sulle altre specie. Questo arbusti è facili da coltivare, in giardino può capitare che non trovino sufficiente spazio per allargare le loro radici, è quindi importante controllare che in estate ricevano una buona quantità d'acqua, se le condizioni climatiche sono particolarmente siccitose. Evitiamo però di posizionare il nostro corbezzolo in una zona molto umida o con terreno inzuppato d'acqua. Le potature vanno effettuate con molta attenzione, infatti per tutto l'arco dell'anno la pianta presenta fiori o frutti; quindi se necessario andremo a potare le ramificazioni che non portano fioritura. Il leccio in autunno assume una colorazione verde non è una pianta che si può coltivare in giardino per tutto l'arco dell'anno. Per uno sviluppo equilibrato è consigliabile posizionarla in luogo in cui riceva almeno alcune ore di sole diretto. Durante l'inverno le giovani piante possono necessitare di una leggera protezione dal vento o dal freddo; nel mettere a dimora esemplari molto giovani, con il fusto sottile, provvediamoli di un alto tutore che li mantenga eretti.
In dicembre l'abete rosso (PICEA EXCELEA) è popolarissimo in tutte le case è infatti l'albero di Natale, anche se oggi viene spesso sostituito da specie nordiche allevate appositamente per questo scopo. Passate le feste però viene spesso buttato vicino ai cassonetti dell'immondizia o peggio ancora piantato nel giardino di città magari troppo vicino al muro dell'edificio. Sono entrambi comportamenti sbagliati per un giardiniera come me sensibile ai problemi dell'ambiente. Il consiglio più importante, prima del Natale, è quello di comprare l’albero presso un vivaio, solo così potremo essere sicuri di utilizzare piante provenienti da una normale attività agricola di tipo vivaistico. Le piante coltivate sono contrassegnate da un tagliandino di riconoscimento che indica, oltre alla denominazione del vivaio, il luogo di origine, la specie di appartenenza e l’età. Se l'alberello e privo di radici se è molto malandato o non si ha il posto dove tenerlo, si può comunque con uno sforzo immaginabile riciclarlo ponendolo nel cassonetto dei rifiuti organici o tagliandolo per aggiunggerlo a piccole dosi perché si decompone con difficoltà nella compostiera.
Altrimenti si può piantare in un grosso vaso con terra ACIDA da tenere sempre ben umida, o direttamente nel giardino solo se c'è sufficientemente spazio: la pianta adulta può avere un diametro di 5-6 m e un altezza di 10-15 m, deve quindi essere posta lontana dai manufatti per non danneggiarli. In particolare l’abete rosso, che è la specie maggiormente usata come albero di Natale, deve essere utilizzato in modo corretto, quindi non per il rimboschimento, ma come pianta da giardino. È, infatti, un albero spontaneo che cresce solo sull’arco alpino e in alcune “isole” dell’Appennino tosco-emiliano e piantarlo fuori da queste zone significherebbe creare problemi di inquinamento genetico.
Nel caso in cui non si abbia la possibilità di piantare l’albero, donarlo ai centri di raccolta indicati dai vivaisti o dai comuni che provvederanno al recupero della pianta. Dagli alberi ormai inutilizzabili viene ricavato il legno, mentre le piante in migliori condizioni vegetative vengono trasportate e trapiantate in luoghi idonei al loro attecchimento.
La collocazione migliore rimane però la montagna alpina, sopra gli 800 m di quota dove il clima freddo lo fa vivere veramente bene. A tal proposito, si possono utilizzare, in alternativa agli abeti, altre specie di piante sempreverdi che più facilmente si adattano al clima cittadino e a quello delle pianure, come ad esempio l’agrifoglio, il ginepro, il corbezzolo, il viburno, il leccio, l’alloro e la sughera.
E’ l’autunno il periodo in cui questa pianta, si propone in moltissime varietà. Ha il pregio di aggiungere alle fredde giornate autunnali, calore e una piacevole atmosfera ‘di casa’. La Gaultheria ama crescere anche in terreni acidi, al freddo e sopporta terre povere.Fino a che non inizia a sviluppare delle radici profonde si adatta molto bene anche a essere inserita in bouquet floreali. Usate tutta le vostra fantasia e create una composizione di piante erbacee per il vostro terrazzo o balcone. Invece dei soliti vasi di ceramica potete prendete delle grandi ciotole o dei vasi di vetro. Create composizioni simili e mettetele vicine. Posta all’interno il vostro può rimanere fresco per circa sei settimane, al massimo otto. Se arriva il momento in cui siete stufi di vederlo,nessun problema, potete piantarlo direttamente nel terreno, in giardino o sul balcone. Continuerà a crescere deliziandovi con il suo aspetto fresco e sano per altri moltissimi anni. Se messo all’interno ha bisogno di moltissima luce. Rimane fresco e bello per 6-8 settimane , l’importante è bagnarlo con regolarità. Passati due mesi vi consiglio di metterlo all’esterno e piantarlo direttamente nella terra. Non lasciate mai seccare le radici. In primavera ha bisogno di un po’ di torba extra , in modo da dare al terreno il giusto grado di acidità. Sopporta il gelo e temperature al di sotto dei trenta cinque gradi sotto lo zero. Una validità alternativa alla Stella di Natale e soprattutto ai cari Pungitopo e Agrifoglio.
Complici di tutto questo sono ancora i fiori alla base di ogni scenografia che trasforma la cerimonia in una gigantesca sorpresa, dove una volta superate le prote della chiesa l'invitato più annoiato viene coinvolto nell'atmosfera da favola!
Un grande contrasto è ottenuto contrapponendo i fiori ai vegetali come in questo caso i CAVOLI verdi, che è stata espressamente voluta dagli sposi. Sfumature di colori calmi il verde appunto con forme in stile classico ben leggibili che bene si accostano alla cornice dell'intera cerimonia.
Dopo numerose ibridazione è arrivata la "SUNTORY blue rose APPLAUSE", la prima rosa al mondo con quasi il 100% di pigmenti blu nei petali. Le rose saranno vendute iniziando dal 3 novembre a Tokyo. A differenza delle comuni rose, la "SUNTORY blue rose APPLAUSE" ha una tinta bluastra che richiama il cielo appena dopo il calare del sole e una affascinante profumo di freschezza. Con colorazione e profumo propri, le rose creano uno squisito ambiente. Vengono donate alle persone nei momenti importanti della vita, quando un sogno diventa realtà, o quando si annuncia un matrimonio, si festeggia un anniversario di nozze, di una anniversario di compleanno, o in altre speciali occasioni le rose diventano un regalo memorabile. Il nome APLAUSE è stato scelto come un concreto ringraziamento per quelli che hanno realizzato un sogno e come incoraggiamento a tutti coloro che hanno raggiunto questo traguardo, nelle situazioni più diversificate. In giapponese APPLAUSE fa rima con ‘rose’, la realizzazione di un sogno da molto tempo creduto irrealizzabile, le rose blu rappresentano il successo dopo un lavoro duro ed intenso. Le rose sono state coltivate per molti anni, e sono state create molte decine di migliaia di nuove varietà comprendenti rose rosse, rosa, bianche e gialle. Ma poichè le rose sono carenti di pigmenti blu delfinidina, le sfuggenti rose blu divennero sinonimo di impossibilità.
Allo stato naturale possiamo trovare i cactus e le succulente nei cinque continenti, dove le condizioni climatiche hanno favorito l'insediamento delle diverse Famiglie.
Le Mesembriantemacee, le Euphorbiacee, le Liliacee e le Crassulacee sono ospiti naturali dell'Africa come le Agavacee e le Cactacee lo sono delle Americhe. Per introdurvi in questo "Mondo Spinoso", vorremmo illustrarvi alcune caratteristiche e curiosità che vi faranno apprezzare maggiormente la coltivazione delle vostre piante. In alcune regioni le popolazioni indigene utilizzano i cactus non solo come fonte alimentare, ma anche come fibre tessili e soprattutto come medicinali. Le Agavi, presenza rilevante della nostra Riviera Ligure, nel loro luogo di origine sono utilizzate in campo tessile, per realizzare tappeti, corde e tela da sacchi e in campo alimentare per produrre la famosa Tequila. La polpa delle pale (foglie) dei Fichi d'India (Opuntie) viene utilizza come ingrediente per gustose insalate, e il frutto per la preparazione di marmellate, gelatine e dolci. Le Aloe, conosciute già nell'antico Egitto per le loro proprietà terapeutiche, sono ancora oggi utilizzate per lenire varie irritazioni della pelle, per depurare l'organismo e recentemente per preparare prodotti cosmetici e farmaceutici.
Esposizione
Tutte le piante grasse amano la luce, date loro il massimo di luminosità avendo cura che i cactus siano ombreggiati nelle ore pi calde (es. un balcone esposto a sud-est o in un giardino sotto un albero), mentre le succulente prediligono il pieno sole che dona loro un aspetto pi compatto e colori pi intensi e vivaci. Durante l'inverno occorre ripararle dal freddo, ricordandosi che le piante sono a riposo, e non vanno quindi poste vicino a fonti di calore, ma piuttosto in un luogo fresco e asciutto purché illuminato (es. vano scala o davanzale). In queste condizioni le piante, ben ambientate, possono resistere anche a leggere gelate, anzi molte si prepareranno per un'intensa fioritura primaverile.
Irrigazione e Concimazione
In primavera (fine Marzo), dopo il riposo invernale, cominciamo a bagnare le piante.
Bisogna considerare che i cactus non sono capaci di sfruttare piccole quantità di acqua quindi dovremo bagnare di rado, ma in maniera abbondante (il terreno deve essere completamente bagnato ma con un buon drenaggio per evitare gli eccessi di acqua stagnante). E' buona norma attendere che il terreno sia completamente asciutto prima di bagnare nuovamente, infatti questa alternanza di acqua e asciutto, naturale e gradita alle piante che cresceranno regolarmente evitando i marciumi radicali. E' consigliato alternare le bagnature con acqua a lievi concimazioni liquide (2-3 vol,te durante la bella stagione), evitando di eccedere nella concentrazione perché le piante grasse non sopportano gli eccessi di salinità dato che provengono da terreni generalmente poveri di elementi nutritivi.
Pratiche Colturali
Durante la bella stagione si possono effettuare alcune pratiche colturali come il cambio del terriccio e/o dei vasi e il controllo dell'apparato radicale.
Se una pianta pi grande del vaso si può intervenire nella sostituzione di questo. E' buona regola non aumentare di molto la dimensione del contenitore onde evitare un accrescimento elevato dell'apparato radicale a scapito della parte aerea, in questa occasione potremmo sostituire parte o anche tutto il terriccio a seconda dello stato di salute delle radici.
Se l'apparato radicale si presenta bianco e ramificato sufficiente aggiungere la terra, nel caso in cui invece le radici si presentino di colore bruno rossastro, fragili o con la presenza di piccoli batuffoli biancastri (cocciniglia), si consiglia di sostituire tutto il terriccio e di potare le radici a pochi millimetri dal colletto, lasciando asciugare per qualche giorno le piante e rinvasandole quindi in un substrato nuovo.
Malattie Fungine e Parassiti
Le piante grasse vengono attaccate sia da parassiti animali sia da parassiti fungini. Questi ultimi possono colpire le radici, il colletto della pianta, i fiori e le foglie.
I più dannosi sono sicuramente quelli che, penetrando all'interno della pianta dalle radici, dai colletti e dai calici fiorati, creano marciumi quasi sempre irreversibili del fusto e delle radici (Phytophthora, Rhizoctonia e Fusarium).
Non bisogna comunque sottovalutare anche quelli che colpiscono le foglie e/o i fusti con macchie tonde nere (Alternaria e Cladosporium). Queste possono provocare la caduta delle foglie (Pachypodium) o danneggiare in modo grave i fusti (Staphelie, Euphorbie, ecc.).
I principali parassiti animali sono: cocciniglia, afidi e ragno rosso.
La prima, sicuramente la più dannosa e difficile da debellare, non attacca infatti solo la parte aerea, riconoscibile dalla presenza sugli apici delle cactacee o negli internodi delle succulente di piccoli insetti bianchi ricoperti da batuffoli cotonosi, ma soprattutto si insinua nelle radici risultando visibile solo nel momento in cui la piante viene svasata.
Aree scolorite o rugginose sulle foglie e sui fusti possono indicare la presenza di altri parassiti quali afidi e ragno rosso i quali succhiano la linfa provocando un lieve deperimento della pianta.
Il Dendrobium è originario delle foreste pluviali dell’Asia, luogo questo in cui sviluppa le altezze maggiori.In natura cresce sugli altri alberi, è infatti una pianta epifita le cui radici si avvinghiano sugli alberi. A questo punto è facile capire perché si chiama Dendrobium? ‘Dendros’ significa albero e ‘bium’ deriva dal vocabolo latino ‘vita’. La maggior parte delle orchidee hanno uno o due steli chiamati ‘gambi ‘. Sui gambi troviamo i fiori che, nella parte superiore dei bellissimi gambi, crescono oltre le foglie. L’unica eccezione è fatta dal Dendrobium Nobile, i cui fiori non oltrepassano le foglie. Il Dendrobium Ema ha una specifica peculiarità che la distingue da tutte le sorelle, per fiorire di nuovo non ha bisogno di alcun periodo di riposo. Dal momento in cui inizia la crescita di nuovi steli la sua fioritura sarà ininterrotta da maggio fino a dicembre. La vostra pianta, così come tutte le orchidee, vi invita ad essere molto creativi. Prendete un vaso che sia robusto e mettetelo in un luogo luminoso, per esempio su un tavolo da ricevimento molto classico. O mettetele in gruppo sul davanzale interno della vostra finestra.
Il vostro Dendrobium ama ricevere moltissima luce. Non mettetelo però senza alcuna protezione al sole diretto, appassirebbe subito. Le Orchidee sono molto facili da bagnare, basta immergete il vaso in acqua tiepida per circa quindici minuti, fate drenare l’acqua in eccesso e solo dopo riportatela al suo posto. Alte temperature non danneggiano il Dendrobium, la cui peculiarità che la distingue da tutte le sorelle, per fiorire di nuovo non ha bisogno di alcun periodo di riposo. Dal momento in cui inizia la crescita di nuovi steli la sua fioritura sarà ininterrotta da maggio fino a dicembre.Un mesetto fa sono stata contattata dalla redazione di iosposa.it per propormi di collaborare con loro al nuovo portale. Consiglio, perciò, a tutti voi di dare una sbirciatina a questo sito!
In dicembre, visitando il vostro fiorista, vedrete sicuramente questa piccola conifera. E’ ricoperta di neve artificiale, è disponibile in molti diversi colori e con sfavillanti brillantini. Il Chamaecyparis è un perfetto albero di Natale in miniatura. E’ adatto sia per i bambini che gli adulti che, vivendo in ambienti piccoli, avranno con questa pianta la possibilità di vivere una piacevolissima atmosfera di Natale sia nella propria cameretta che in tutta la casa. Questo piacevole Albero di Natale è molto longevo, cresce velocemente e dopo il periodo natalizio, all’inizio della primavera, quando il gelo è un ricordo lontano, può essere piantato direttamente nel terreno, in giardino o su un terrazzo, possibilmente in un vaso molto capiente.
Aspettando la primavera potete metterlo a riposo in un luogo caldo dove possa ricevere il sole diretto. Il davanzale della finestra della vostra camera da letto è perfetto.
La ‘ neve’ finta è fatta di carta pesta e può essere facilmente rimossa una volta trascorso il periodo natalizio. Una volta piantata all’esterno la vostra piccola conifera non vi deluderà, crescerà dimenticando i lustrini e la neve fino a diventare, in circa due o tre anni, un vero albero di due tre metri di altezza. Questa piccola conifera, insieme alle più belle piante del vostro appartamento, regalerà alla vostra casa una bellissima atmosfera di festa. Controllate sempre che riceva molta luce. Dopo il periodo invernale, quando le temperature esterne iniziano a risalire, è possibile piantare la pianta all’esterno. Non lasciate mai seccare il terreno, ma controllate sempre che le radici non siano immerse nell’acqua. Il periodo di crescita estivo è quello in cui la pianta necessita di essere nutrita con cadenze quindicinali. Il nutrimento deve essere disciolto direttamente nell’acqua. Se la pianta è piantata direttamente nel terreno non ha bisogno di nutrimento extra. Da 0 a 20 gradi, all’esterno può ibernarsi senza nessun problema, ma è fondamentale che venga messa a dimora prima di maggio, per darle il tempo necessario a fortificarsi ed essere in grado di sopportare l’inverno, anche quello più rigido.
Rese preziose da raffinati motivi di salice contorto con rami di abete da palline dorate sono un must di questi semplice e insieme sofisticati centrotavola natalizi sulla finestra.
Le esigenze della orchidee Vanda sono temperatura ambiente quella della casa è ottima. La temperatura diurna migliore è fra i 18-25°C, ma possono sopportare temperature fino a 35°C. Di notte la temperatura non dovrebbe scendere sotto i 12°C . Con una temperatura corretta e con molto sole, la pianta crescerà attivamente per tutto l’anno. Per crescere bene, l’orchidea Vanda ha bisogno della luce giusta. Esse prediligono molta luce, ma non possono rimanere esposte alla luce diretta del sole, per un lungo periodo. Se ricevono troppa luce, le foglie della pianta diventeranno pallide, si coloreranno di verde chiaro e potrebbero formarsi delle macchioline di bruciatura sulle foglie. Inoltre le foglie potrebbero avvizzirsi. Troppa poca luce farà invece colorare le foglie di verde scuro. La pianta quindi non fiorirà più. Quando il fiore Vanda si apre ha un colore pallido. Se la pianta riceve molta luce, il colore del fiore avrà una bella tonalità più chiara. Trascorsi 10 giorni i fiori saranno completamente cresciuti.
Il modo più semplice per dare dell’acqua ad una pianta Vanda priva di corteccia, è quello di metterla in un vaso. Riempire di acqua il vaso due volte alla settimana nei periodi soleggiati e caldi ed una volta alla settimana nei periodi nuvolosi e freddi. Quando si riempie il vaso di acqua, usciranno delle bollicine d’aria dalle radici della pianta. Questo perché le radici assorbono l’acqua come una spugna. Dopo circa 30 minuti non compariranno più le bollicine d’aria e le radici saranno sazie. Quindi togliere dal vaso l’acqua rimasta. Così facendo, le radici avranno assorbito sufficiente acqua anche per i giorni successivi. Utilizzate un concime normale equilibrato per le piante Vanda (20-20-20). Aggiungetelo all’acqua una volta al mese, una dose completa nei periodi soleggiati e una mezza dose se il tempo è nuvoloso.